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Barbara Frigerio

 

Barbara Frigerio Gallery

Foto Massimiliano MunerF

Descrivi in tre parole Barbara Frigerio gallerista … e in tre parole la tua Galleria.

Amante della bellezza, vivo in mezzo all’arte fin dalla più tenera infanzia, desiderosa di condividere passioni e scoperte con il pubblico; la galleria è come me: rigorosa nelle scelte degli artisti,  riconoscente del “lavoro artistico” fatto di capacità tecniche e curiosità, ed un luogo aperto a tutti.

 

Se avessi vissuto nel Rinascimento, quali artisti avresti voluto vendere e perché?

Penso agli artisti che amo di più di quel periodo: Botticelli per al sua grazia ed eleganza; Michelangelo per la sua grandezza e profondità e Pontormo per il suo essere innovatore.

 

Quanto è importante l’etica nel tuo lavoro?

Credo che sia la base di tutto nella vita di ognuno, non solo professionale.

 

Quali sono le caratteristiche di un artista che ti colpisce?

La capacità di trasmettermi qualcosa, senza bisogno di filtri e spiegazioni, e sicuramente una buona maestria nell’arte che pratica.

 

Sulla scelta degli artisti: mente o cuore?

Prima di tutto viene il cuore, poi anche la mente ma solo in un secondo momento.

 

Quali sono le tue scommesse più riuscite?

Il portare in Italia artisti conosciuti nel mondo ma non presenti nel mercato italiano come Alex Kanevsky e Jeremy Mann.

 

Quale credi sia il ruolo dell’artista contemporaneo?

Di continuare a far sognare il pubblico.

 

Quali sono o potrebbero essere le azioni propulsive delle gallerie a favore di uno sviluppo dell’arte contemporanea in Italia?

Avere un maggiore contatto con il pubblico e con la propria città.

 

Cosa pensi di queste nuove forme di vendita on – line?

Sono utili per abbracciare un pubblico più vasto.

 

Come vedi la tua galleria nel futuro?

Continuare la strada intrapresa facendo del mio meglio.

 

 

© Annarita Borrelli

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