Arte - Corrado Delfini - Corpi Meccanici
Classe ’71, il Nostro è uno Sperimentatore con la “S” maiuscola.
Un pioniere creativo del nostro tempo.
La sua evoluzione artistica ha tratto nutrimento dalle importanti esperienze formative vissute tra la sua città natale, Roma, e le numerose località che hanno ospitato i suoi studi e le sue passioni artistiche. Dotato di singolare sensibilità estetica e profonda conoscenza dei materiali con i quali si misura, Delfini – lungo un percorso creativo denso di esperienza progettuale – sperimenta inedite lavorazioni plastiche ricche di linguaggi espressivi.
Dal suo Background decennale emerge una produzione artistica che affonda le proprie radici pittoriche nell’ambito dell’espressionismo astratto e trae ispirazione, a mio avviso, sia dalla “scuola europea di Wols” (pseudonimo del pittore tedesco Wolfgang Schultze, che elaborò un tipo di immagine astratta libera da ogni preconcetta forma mentale) che da quella newyorchese dell’ “Action Painting” di J. Pollock che tuttavia Delfini adotta solo in parte per rivendicare con forza il suo individualismo creativo. La “lettura” delle sue opere richiede un’attenzione particolare alla densità dei significati come ai particolari mai casuali. Dopo aver assaporato, al primo impatto, la gradevolezza del tratto e del colore, infatti, si finisce per rimanere intrappolati nel susseguirsi di inaspettate scoperte simboliche. Le stesse “sgocciolature” di smalto – così vicine al dripping - non sono giochi di casualità segnica ma rappresentano il trascorrere del tempo: sono tracce silenziose dell’ideale percorso di ogni individuo che si proietta verso il futuro. Memorie del passato che forma il nostro presente e si trasforma nel futuro! Noi siamo il qui ed ora tanto quanto quel che saremo domani attraverso l’atto di creazione. Che si tratti di pittura, grafismi o impianti scenici, ad ispirare la ricerca espressiva di Corrado Delfini è la “materia” in relazione alla sua essenza fisica, percettiva, esperienziale. La pittura, peraltro, è il suo medium privilegiato: rappresentazione dello spazio mediante la semplificazione delle forme e l’utilizzo di colori la cui resa iconografica è essenziale ed accattivante. E senza dubbio il valore della progettua