Arte - Plutino2 - Contaminata
Il passo sincronizzato di due corpi affini segna il ritmo di una danza che inneggia alla storia delle modificazioni sociali. Mentre l’uomo atterrisce e protegge i valori, le identità e le appartenenze, l’art performance “Contaminata” marcia verso il racconto di un avvicinamento reciproco che si prende cura delle diversità, volgendo all'idea di una rinnovata relazione materica e spirituale con la visione atipica del cambiamento come opportunità. Dobbiamo lavorare per annullare tutti i sentimenti di incombente minaccia, dobbiamo imparare ad osservare negli occhi la sensazione di non familiarità che la diversità comporta … dobbiamo ricercare nuovi sentieri per stabilire relazioni associative con gli altri, diverse da quelle basate sulla somiglianza, evitando la ripetizione di errori tragicamente “storici” … dobbiamo capire e calmare le paure delle “contaminazioni” … lasciarci invadere dalla potenza delle mescolanze e vivere il simbolismo come un rito quotidiano contro i rischi della presunta violazione. L’opera dei Plutino2 rappresenta questo monito e accetta il contagio, incorpora le alterità, propone la convivenza tra patrimoni genetici e culturali … racconta la storia di un contatto consonante e ci rafforza, perché il nostro essere assume la sua bellezza massima nella diversità. I due gemelli performer calabresi sciolgono il conflitto in dialogo e innescano la scintilla di un cerimoniale in onore della perpetuazione della vita attraverso il simbolismo dell’acqua. Tersa, autentica, schietta come la voce della natura e poi corrotta ed invasa da rivoli di rosso sangue, come la passione e il vigore dell’energia vitale. Occhi che trasudano di forza e fluido che scorre come un temperamento innovativo … acqua “Contaminata” che transita e richiama la meta cognizione di un moto rivoluzionario … acqua che congeda i dolori e racconta d’un tempo interiorizzato e potenziato che regola la chiave di un epoca tarda della nostra civiltà. Vivremo calpestando grandi pietre in un nuovo mondo solo quando la contaminazione diventerà come un male che tolleriamo per aggrapparci ad un auspicato e desiderato bene o benessere dimenticato. I gesti, gli sguardi, le intenzioni … i silenzi dei due performer compiono un atto di continuo allineamento e trasformazione fino alla massima intesa con l’acqua che precipita e occorre all’interno di ampolle che custodiscono la linea di tendenza verso un ipotetico tempo infinito … acqua sovrana, acqua che canta e piange … acqua che urge e accarezza, acqua che depura e istruisce … acqua che segna il varco della nostra sete mentre nuota con le paure fino alle rive di una nuova era … fino ad asciugare questo mondo salato come il coraggio tagliente di un nubifragio perpetuo.
di Annarita Borrelli
fotografie di Maurizio Geraci