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L’ESPERIENZA DI AILANTO



Il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova organizza l’incontro “L’esperienza di Ailanto” che si terrà martedì 29 novembre alle ore 18.30 in Aula N di Palazzo Liviano a Padova. Fulvio Chimento, critico e curatore d’arte, presenterà l’esperienza di Ailanto, una mostra collettiva che ha coinvolto gli artisti Cuoghi Corsello e Dado, tenutasi in due momenti e sedi diverse: alla Biblioteca Poletti di Modena e all’Orto Botanico di Palermo. In quest’occasione viene presentato anche il catalogo dell’esposizione, inteso come un libro d’artista. L’esposizione ruota intorno a una metafora poetica: il parallelismo tra una pianta invasiva non autoctona, l’ailanto, e alcuni linguaggi artistici, come il “writing”, che si sono diffusi a partire dagli anni Ottanta. Come spiega il curatore Fulvio Chimento «L’ailanto è simbolo di una diversità artistica che si pone quale alternativa all’arte “ufficiale”, propensa quindi ad “ailantizzarsi”, a innestarsi e diffondersi rapidamente negli ambienti più disparati e a differenti latitudini, come il writing e altri fenomeni artistici che nascono per necessità impellente da semi spontanei» L’appuntamento fa parte del Ciclo di incontri sull’arte urbana promosso sal Corso di Storia dell’Arte contemporanea tenuto dal prof. Guido Bartorelli. L’arte urbana, un termine solitamente utilizzato per raggruppare le forme culturali attinenti agli ambiti del Writing e della Street Art, è una pratica che si forma e si sviluppa a contatto con la città e le sue arterie, in maniera autonoma e spontanea. Attraverso il dialogo tra la curatrice, Giada Pellicari, e gli ospiti invitati, le lezioni si focalizzano sia sull’analisi di un caso editoriale curativo relativo a queste tematiche, sia sullo sviluppo teorico e artistico specifico del Writing. Monica Cuoghi e Claudio Corsello vivono e lavorano a Bologna. Si conoscono frequentando l’Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 1986. Dopo alcuni anni decidono di presentarsi con un unico nome. Lavorando alle sculture che chiamano “selettori”, acquisiscono nozioni di elettromeccanica, idraulica ed elettronica, conoscenze fondamentali per allestire dal 1994 le grandi fabbriche che occupano vivendo la quotidianità come una performance continua. Espongono e partecipano a eventi personali e collettivi in numerose gallerie d’arte, musei e luoghi anomali. Alessandro Ferri, in arte Dado, nasce nel 1975 a Bologna, dove vive e lavora. Oltre a essere uno dei maggiori writer italiani, Dado si contraddistingue per l’approccio teorico al suo mezzo espressivo. Viene invitato come relatore ad alcuni seminari organizzati dalla più importanti università italiane. È tra gli organizzatori di Frontiers, progetto di arte pubblica nato in collaborazione tra il MAMbo e il Comune di Bologna.

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