ore 19 | Omaggio a Jannis Kounellis
con Lucia Piccioni, borsista dell’Accademia di Francia a Roma
ore 20.30 | Concerto-incontro con Pascal Dusapin
e l’Ensemble Accroche Note
in collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana
Diretta FB: https://www.facebook.com/VillaMedici.VillaMedicis
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ingresso gratuito nel limite dei posti disponibili | incontri in francese e italiano con traduzione simultanea
Il 23 marzo per il ciclo I Giovedì della Villa, l’Accademia di Francia a Roma rende omaggio aJannis Kounellis con una conferenza di Lucia Piccioni, storica dell’arte residente a Villa Medici (ore 19), che attraverso immagini e documenti racconta le tappe emblematiche della carriera del maestro. È invece dedicata a due grandi compositori francesi la seconda parte della serata (ore 20.30), realizzata in collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana, con un ritratto musicale incrociato di Pascal Dusapin, presente per l’occasione, e Claude Debussy, proposto dall’ensemble Accroche Note.
Ore 19 Impegnata in un progetto di ricerca sul passaggio dall’Arte povera alla Transavanguardia, durante l’incontro a Villa Medici Lucia Piccioni parla dei temi centrali nell'opera di Jannis Kounellis, che risuonano fortemente nel nostro presente: la funzione dell’arte, il confronto tra natura e cultura, la dialettica tra il locale e il globale, la questione dell’identità e dell’universalità. L’itinerario è scandito da alcune immagini emblematiche dell’opera di Kounellis, e da testi critici e letterari, estratti musicali e cinematografici.
Il passaggio dall’Arte povera alla Transavanguardia (1960-1981): dall’apertura antropologica alla ricerca identitaria, è il tema della ricerca che Lucia Piccioni svolge in questi mesi a Villa Medici. Alla fine degli anni Sessanta, l’Arte povera insorge contro i determinismi nazionali, rompe con la tradizione e afferma il suo carattere nomade, non antropocentrico, facendo della “natura” un linguaggio universale. Nel ’79, durante gli “anni di piombo” e nel momento in cui la globalizzazione nascente ridefinisce i confini, il fondatore della Transavanguardia Achille Bonito Oliva, rifiuta questa frattura epistemologica e cerca di mantenere l’arte in un ancoraggio culturale, locale e identitario ricostruendo i legami con il passato. Il progetto di Lucia Piccionipropone di comprendere le sfide ideologiche di questo ribaltamento attraverso lo studio deglieventi culturali che si succedono nei luoghi emblematici di Roma.
Lucia Piccioni è nata nel 1980. Nel 2015 ha sostenuto una tesi in storia dell’arte all’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) in co-tutela con la Scuola Normale Superiore di Pisa intitolata Pittura e politica durante il fascismo italiano (1922-1943): italianità in conflitto, di prossima pubblicazione. In questo lavoro - premiato come migliore tesi del 2015 dall’EHESS - dimostra che l’assenza di un modello d’arte di stato e il pluralismo estetico che caratterizzano la produzione artistica sotto il regime fascista rispondono alla sua ideologia proteiforme e inglobante. Dopo aver collaborato come assegnista di ricerca all’Institut national d’histoire de l’art (INHA), è stata docente all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne e assegnataria di una borsa post-doc al Deutsches Forum für Kunstgeschichte (2014-2015) nell’ambito del tema annuale Le arti a Parigi dopo la Liberazione. Nel corso del 2016 ha beneficiato di una borsa di studio al Center for Italian Modern Art di New York.
Ore 20.30 Allievo di Messiaen, Xenakis e Donatoni, Pascal Dusapin (1955) è oggi uno dei più importanti autori francesi a livello europeo. I suoi lavori sinfonici e cameristici sono eseguiti nelle più prestigiose istituzioni musicali, quali l’Opéra Bastille, la Staatsoper di Berlino e il Festival di Aix-en-Provence. L’eleganza e l’originalità della scrittura, l’energia del gesto e il peso del silenzio, insieme all’attenzione esatta allo sviluppo della frase musicale nel tempo,tipica del compositore, hanno letteralmente conquistato l’ensemble Accroche Note che a Villa Medici propone un ritratto incrociato di Dusapin e Debussy, in un programma tutto francese che dalla fine dell’Ottocento arriva fino ai giorni nostri.
Versatile ensemble di solisti, nato attorno al soprano Françoise Kluber e al clarinettistaArmand Angster, grazie alla flessibilità di organico Accroche Note nei suoi concerti affronta i brani più diversi di musica contemporanea, abbracciando un ampio repertorio che dagli autori post-weberniani sconfina nel folk e nel jazz. Per il concerto a Villa Medici, l’ensemble è raggiunto dal pianista Wilhem Latchoumia.
Programma concerto-incontro con PASCAL DUSAPIN
Pascal Dusapin
Wolken per voce e pianoforte
By the way per clarinetto e pianoforte
Beckett’s Bones per soprano, clarinetto e pianoforte
Claude Debussy
Soirée dans Grenade per pianoforte
Prélude: Général Lavine eccentric per pianoforte
Trois chansons de Bilitis per voce e pianoforte
ENSEMBLE ACCROCHE NOTE
Françoise Kubler soprano
Armand Angster clarinetto
Wilhem Latchoumia pianoforte
In allegato il comunicato stampa, un ritratto di Jannis Kounellis e un ritratto di Pascal Dusapin.
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