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Manifesto

Noi sappiamo di non sapere.

Da questa consapevolezza socratica si sviluppa il pensiero di ignorarte.

 

  1. ignorarte considera dotta l'ignoranza dinanzi ad ogni probabile ed autocelebrata certezza.

     

  2. ignorarte fa del dubbio la leva che ci invita a tendere al progresso culturale. Ignorarte fa del dubbio la leva che ci permette di giungere ai contenuti, ai punti di vista, alle possibilità, alle alternative dell’arte contemporanea.

     

  3. l'artista, cosciente di non sapere, attraverso la ricerca, la passione, la fede nell’arte, deve proporre un “Nuovo” che si slega dalla mera riproposizione dei canoni della storia dell'arte.o dalle leggi del mercato.

     

  4. l'artista deve studiare e poi dimenticare. Non si può prescindere dallo studio della storia, delle tecniche, delle metodologie, dei linguaggi, dei materiali. Questo arricchimento si deve stratificare a livello inconscio per poi manifestarsi in modo del tutto naturale e personale.

     

  5. l'artista non deve ancorarsi a stili o a linguaggi predefiniti, ma deve dare un carattere al suo lavoro.

     

  6. non si prescinde dall'oggetto d'arte. L'arte non è teorizzazione ed esegesi, ma è capacità di realizzare un “Nuovo” che trasmetta emozione, riflessione, stupore, alterazione dei sensi e che, quindi, si spieghi da sé.

     

  7. il “Nuovo” non può prescindere da quattro punti fondamentali:

    - Estetica.

    - Concetto.

    - Poetica.

    - Proiezione verso il futuro.

     

  8. ignorarte è promotrice di un'arte condivisa e plurale. L'artista deve essere predisposto a collaborare, condividere, realizzare insieme ai suoi pari.

 

 

 

Salvatore Cammilleri

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