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Renzo Nucara

 

Cracking Art Group

Come nasce la tua carriera artistica?

Penso che abbia seguito le dinamiche di chi, determinato in un progetto, parte da situazioni occasionali che man mano si sono strutturate. La costanza e la determinazione hanno fatto da collante per creare i passi successivi e vivere esperienze più mature.

 

Tutto il tuo fare artistico si basa sul riciclaggio … perché?

Ogni oggetto usato è un testimone del tempo che passa. Nelle mie opere diventano un’emozione che non si può ricreare coi colori.

 

Molti definiscono il lavoro della cracking art come neo pop, raccontaci il tuo punto di vista ..

Il definire, il classificare è sempre vincolato al tipo di elenco che si ha a disposizione. In questo elenco non è stata ancora inserita la voce Cracking come stile e filosofia artistica. La giusta definizione del nostro lavoro è Cracking. Non mi risulta che Andy Warhol, Robert Rauschenberg o Jasper Jhons, artisti che stimo molto, abbiano mai fatto installazioni invasive in piazze e musei, rimandando sia a problematiche estetiche legate all’uso della plastica, sia a problematiche ambientali. E riguardo ai colori puri delle nostre sculture questi stanno alla Pop Art come ai colori accesi del Pontormo.

 

Perché la propensione della Cracking Art alla scelta di esporre nelle piazze piuttosto che nei luoghi d’arte?

Perché andiamo dove c’è la gente.  Dove c’è tanta gente. Nelle piazze realizziamo un confronto empatico col pubblico, così da avere uno scambio e suscitare una riflessione.

 

Come nasce l’esigenza di formare un gruppo di artisti?

Dal semplice assioma che l’unione fa la forza e se si è in più persone si riesce meglio a far sentire il proprio messaggio. Sinceramente penso che la Cracking sia una realtà unica nel panorama artistico.

 

Il tuo lavoro viaggia dalla collaborazione in squadra al lavoro artistico personale ... com'è la convivenza tra queste dimensioni?

Far parte di un Gruppo prevede un delicato rapporto di potere e di creatività tra il proprio mondo e quello condiviso. Ma il conflitto si annulla perché, come gli altri del Gruppo, io sono la Cracking.

 

Tutti voi della Cracking Art usate un linguaggio e un pensiero; raccontaci nel tuo caso l’unicità del tuo lavoro …

Con l’esperienza di Gruppo anche il lavoro personale si è riferito alla filosofia Cracking, dando così una nuova struttura alla propria creatività. Se nel mio passato già sperimentavo materie e modalità che andavano oltre la pittura, la contaminazione con le plastiche mi ha fatto fare un percorso di rivisitazione pittorica e formale e dopo l’esperienza degli ultimi lavori in plexiglass (Stratofilm e Shape) mi sta portando  a considerare di più l’aspetto concettuale che operativo.

Tutto ciò mi ha condotto a condividere altri progetti:

-con l’artista Carla Volpati porto avanti il progetto Arbre Magique, dove gli alberi diventano il palcoscenico per le nostre installazioni di forme animali e umane (www.arbremagique.gallery)

-con un team di tecnici e creativi sto creando una grande opera condivisa fatta d’ingranaggi:

Time Machine Infinity Monkey, che partendo dal Teorema di Borel, gioca tra causalità e casualità.

(www.facebook.com/artimemachine?ref=aymt_homepage_panel).

 

Cracking Art: divertimento o pensiero?

La Cracking è un pensiero e una filosofia d’azione che nel suo manifestarsi è anche divertimento.

 

In un mondo senza limiti, se potessi scegliere senza vincoli … cosa realizzeresti e dove desidereresti installare questa tua opera?

Per la Cracking vedo una grande installazione, con grandi elefanti gialli, balene fucsia e scimmie verdi sulla spiaggia, per ricreare un nuovo “Orizzonte degli Eventi”.

Per Arbre Magique un’installazione sugli alberi di Place de Vosges a Parigi, perché è uno spazio scenografico fantastico per far narrare alle nostre sagome un grande racconto sulla vita.

Per Time Machine, un’opera circolare nell’arena di Pompei, dove il primo ingranaggio andrà a collegarsi all’ultimo a evidenziare che anche un’azione causale può nascere da un’azione casuale.

 

Quale credi sia il ruolo dell'artista contemporaneo?

L’artista è un evidenziatore che sottolinea degli aspetti che reputa importanti per portarli all’attenzione degli altri.

 

© Annarita Borrelli

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