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Biblioteca - "Barataria" Filippo Accettella


"Barataria" il primo lavoro di Filippo Accettella é autobiografico, ripercorre in modo lucidamente immaginifico la sua infanzia scenografica e appassionata, lo fa attraverso un codice diverso, il teatro di marionette fondato dalla sua famiglia nel 1945.

Le voci dei suoi nonni, dei suoi genitori si rincorrono nello spazio e nel tempo, fino a confondersi con la storia delle stesse marionette, che così prendono e danno vita in un'atmosfera magicamente poetica. La scena è onnicomprensiva, tutto si sparge si confonde, si fonde, nello stesso topos mentale che raccoglie e nello stesso tempo sfuma la vita di chi entra ed esce dalla scena.

Quell'isola felice fatta di passato presente e futuro, perché il racconto passa attraverso tutti e tre gli stadi del tempo, c'è quel qualcosa di magico che li accomuna ... la poesia. Si "sente negli occhi dei nonni che per amore s'improvvisano cantori, si "ascolta " negli occhi spalancati dei bambini, nelle stoffe stesse delle marionette che diventano luogo d'incontro per poter continuare a vivere. Poesia intesa come il rifugio di ieri, oggi come memoria da preservare.

Il racconto si avvale di un linguaggio semplice, diretto senza fronzoli, lasciando all'immaginazione di chi legge tutto il candore per poter continuare a sentirsi occhi ancora colmi di tenerezza.


di Anna Palasciano

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