L'artista che cucina per me
Salvatore Cammilleri e...
IL PELO NELL'UOVO
Una volta volavo (Stelle e Stalle) da una Fattoria Onirica...
Un artista che, attraverso gli elementi e gli alimenti della terra reinterpreta e trasforma tutto ciò che tocca in PROTEIC O…
DELL'UOVO che si APRE...
Tutto ha avuto inizio con un uovo. Ab ovo, come diceva Orazio. No, non mi riferisco all'uovo cosmico. Anche se non posso negare che mi affascina non poco il fatto che in Egitto, più o meno dal 1300 a.C., il geroglifico corrispondente alla parola “figlio” fosse un uovo. E che dalla Polinesia fino al Perù, passando per la Grecia e la Finlandia e in mille e mille altri luoghi, l’uovo sia simbolo di fecondità, di vita, di rigenerazione, di energia concentrata.
-Le uova sono frutto di una strategia evoluzionistica di riproduzione sessuata che sfocia nell'emissione del prodotto del concepimento all'esterno degli organi materni prima della formazione dell'embrione-.
L'arte di Salvatore Cammilleri è il frutto di un atto creativo sessuato ... estremamente minuzioso e pignolo, al limite della pedanteria, ma, anche puntiglioso in tutte le sue sfaccettature tematiche e tecniche, sono tante e diversificate.
I ricettari d'arte, hanno lo scopo di focalizzare la mia attenzione e ricerca gastronomica_artistica su un incontro, breve ma intenso. Focalizzare la mia attenzione incontrando l'artista nella sua stanza "creativa" domestica... scegliere un'opera tra le tante, la stessa che poi interagirà con il piatto culinario che l'artista mi preparerà durante la mia visita. Presentarlo al pubblico attraverso la sua performance "casalinga". La mia emozione e il mio stato d'animo racconteranno poi di questa mia esperienza.
Salvatore Cammilleri ha raccontato la sua storia d'arte attraverso un uovo ... è così che me lo presenta: incorniciato e impiattato!
L'artista è ermeticamente racchiuso in un involucro da un guscio coriaceo all'interno del quale una nuova vita artistica si forma maturando nel tempo, per poi riemergerne al momento opportuno. E' così che Salvatore rompendo il suo guscio scopre la LUCE ... compie il suo primo gesto artistico.
Salvatore al momento opportuno prese il VOLO.
Da bambino giocava con le sue visioni. Si isolava in luoghi misteriosi interpretando e rappresentando la natura. Come nell'uovo... la derivazione è intuibile, poche cose in natura sono protette da immissioni come un'uovo, da qui l'impossibilità di trovarci dentro anche il più' piccolo peluzzo ... ma Salvatore non demorde anche se dolori e malinconie lo accompagneranno nei suoi viaggi nel tempo. Ecco che, spesso nella sua immaginazione delle ALI apparivano, un mezzo per lui di evasione, un mezzo per fuggire e volare via... quelle che ancora non riconosceva con consapevolezza artistica erano per lui accessori da supereroe.
Ho scelto Salvatore Cammilleri per questi Ricettari d'arte perchè ci siamo scelti... lui è un testimone della sua quotidianità e io ricerco dei testimoni quotidiani... soprattutto quando si tratta di cucinare.
Come l'artista ricorda: "Per natura l'artista dovrebbe essere sempre testimone della libertà e questa è una motivazione che, forse, ci si ritrova a pagare cara. Io decido ogni giorno di essere artista nel mio quotidiano. Rinuncio ad ogni vezzo per amore dell'arte. Direi che l'Arte è come una sposa..." Scopro un artista in casa.
Incontro l'artista nella sua casa romana, il mio, un viaggio di giornata...
Una casa con alto valore PROTEIC O... ascoltare Salvatore è come leggere un romanzo in un pomeriggio d'estate. Caltanissetta. L'uovo e la sua gallina; non ricordo... è nato prima l'uovo o la gallina? Vabbè, ce lo chiediamo ancora oggi. Probabilmente, sicuramente con coraggio il primo artista a raccontare le sue origini, le sue tradizioni attraverso un cartone animato. Salvatore inizia con un Cartoon: "Sciatto il gatto Visita Caltanissetta". Il primo cartone animato realizzato da Salvatore Cammilleri a Caltanissetta. Il primo cartone animato ambientato a Caltanissetta. Il primo cartone animato che parla di Caltanissetta.
Un cartoon dove un gatto girovago all'improvviso incontra Caltanissetta e l'amore della sua vita... Proverbi, tradizioni e ricette mi accompagnano in un viaggio grafico dal segno pulito e stilizzato. Un viaggio tra giochi di quartiere e nascondini... AMMUCCIAREDDA, "Cu iè fora iè fora, cu iè sutta iè sutta". Caltanissetta, il "Monumento parlato del buon senso" così Benedetto Croce descriveva un proverbio...
Espressione della saggezza popolare e portatore di una verità figurata; questa è la descrizione più fedele che si addice osservando l'opera di Salvatore Cammilleri.
Salvatore racconta le sue origini, racconta la sua gente. Salvatore non dimentica, ricorda attraverso simboli e metafore.
Ma è la cucina il luogo dei ritorni. La sua cucina NISSENA!
CHE MAZZAREDDI! Vogliosa affamata odorosa proteica...
panicuttu
U maccu
braciuluni
panelle
rametti
frittedda
stigliola
rollò
taralli
Piatti poveri, semplici, ma ricchi di proteine come il commovente "U maccu" un passato di fave secche... le origini i ritorni di Salvatore.
Qui, nella sua casa studio di Roma, mi presenta un UOVO!
Un progetto-ricerca sulla metamorfosi del cibo come elemento artistico: uova che diventano contenitore e contenuto, reinterpretazione di un nuovo linguaggio artistico-visivo che vede al centro l’arte come nutrimento reale e concettuale.
PROTEIC O...
Interagisco con i pensieri di Roberto Sottile, che di questa video installazione conosce i più approfonditi dettagli... è da stupidi, e non è il mio caso da non critico dell'arte, di voler aggiungere parole su parole quando, sull'opera sono già state spese in modo approfondito e dettagliato. Non se ne aggiungono altre inutili, ma si deve sempre interagire con le già presenti dedicate ad un artista...
Tutto si trasforma in un percorso sensoriale da condividere ma nello stesso tempo da vivere intimamente, dove l’uovo-elemento, principio perfetto, origine delle vita a cui tutti ci appelliamo diventa il cardine di un sviluppo artistico di forte sintesi che viene mediata dall'equilibrio di una immagine allegorica costruita con forti richiami fumettistici. Una video-installazione. Un palcoscenico dove l'artista lascia autonomia di azione invitando lo spettatore a prenderne forma...
Una document-Azione di proteine artistiche che, assimilate porteranno lo spettatore-Attore a nutrirsi concettualmente attraverso riti e regole.
Lo spettatore così diventa artefice e carnefice di questo percorso artistico di forte impatto visivo diventando egli stesso parte essenziale dell’opera.
Probabilmente non esiste un gesto crudele e violento come quello di un uomo che tiene tra le proprie mani un uovo, pronto, per essere strappato dal suo status di quiete embrionale... Rompendo un uovo, rompendo un guscio, noi interrompiamo un percorso di vita. Forse l'unico caso al mondo.
Ecco perché l'artista Salvatore Cammilleri comprendendo il significato, mette in scena tutta la tragicità umana attraverso l'uovo...
Si celebra così la speranza della vita attraverso la morte (apparente). È l’incontro della materia (uovo) che diventa forma, struttura artistica elaborata dalla creatività di Salvatore Cammilleri e data in pasto ad affamati cercatori di identità. Dunque c'è un uovo, nelle sua forma perfetta, senza principio né fine, come una sfera e nella quale, tuttavia, è ben distinguibile una direzione. E' un simbolo universale di fecondità, di vita eterna e di resurrezione. RESURRECTION PASSION PURIFICATION SACRIFICE... EUCHARIST.
Eucharist è l'opera! E' l'uovo che, in un padellino si fonde nel suo interno con del burro fuso. Si fonde e si modella in altra forma. Un rituale antico che genera il cambiamento... un nuovo cambiamento di condivisione. Il cibo inteso come offerta, rispetto per la vita. Una ricetta che diventa vita...
I RICETTARI D'ARTE... e LA BISTECCA BISMARCK.
Il cancelliere tedesco di uova ne mangiava dodici alla volta... ripeteva "Chi lavora molto deve nutrirsi bene", io non sono un cancelliere, quindi una basta, massimo due... ma, che meraviglia! Lo sapete com'è strutturata una bistecca bismarck, vero?
Il cancelliere un bel giorno non contento del singolo uovo fritto, decise di posarlo sopra una bistecca.
Oggi, viene chiamata "alla Bismarck" qualsiasi preparazione di carne, asparagi, pizza o altri alimenti che preveda sopra una copertura di uova fritte.
Così Salvatore Cammilleri mi per-Forma il suo piatto. La cucina di Cammilleri è un palcoscenico dove ogni azione è performance. Con accanto la compagna poeta e critica d'arte Annarita Borrelli, Salvatore rompe le uova... mentre scalda in un padellino del burro, una bistecca grigliata un minuto per parte di lato sprigionava quell'odore di griglia che volentieri ti fai sempre venire addosso...
Un Ricettario d'arte "Decisamente proteico" bistecca di manzo alla Bismarck
con:
- uova biologiche;
- burro;
- origano;
- sale;
- pepe.
Interagendo con UNA CAPONATA CAMMILLERI ... un Ricettario d'arte dalle "Radici contadine"
- melanzane;
- peperoni;
- zucchine;
- cipolle;
- carote;
- patate;
- olio;
- sale;
- pepe.
A tavola, ad accompagnarci c'era un Iraniano... Siracusano... "Syrah" o "Shiraz". Un vino dalle bacche rosse che apprezzo sempre sulle tavole e un melone "cantalupo".
E si termina sempre con un Caffè! L'Amaro alle Erbe c'è chi lo prende prima e chi dopo il caffè.
Lascio Roma. Tornando a casa... non porto nessuna carezza del Papa, ma il ricordo di un artista libero. Un artista che interagisce e costruisce percorsi contemporanei di comunicazione visiva. Un artista che ama gli artisti e che con loro sogna un mondo migliore; libero e creativo, un mondo di luce e uomini con le ali... Mi sento felice, e questo odore e sapore che riporto a casa di una fantastica bistecca alla Bismarck cucinata da Salvatore Cammilleri, vorrei che mi rimanesse impregnato per sempre nella mia memoria gustativa.
Un guscio d'uovo a ricordarci quanto noi uomini mangiando siamo noi stessi animali che mangiano animali...
"L'uomo è l'unica creatura che consuma senza produrre, egli non dà latte, non fa uova, è troppo debole per tirare l'aratro, non può correre abbastanza velocemente per prendere conigli. E tuttavia è il re di tutti gli animali". George Orwell
© Andrej Mussa