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ArtVerona 2016 - MUTABIS di Vinci/Galesi


Vinci/Galesi


MUTABIS

Scicli / Atto II / 2016



A cura di Eleonora Raspi

Fotografie di Vinci/Galesi e Alessandro Zangirolami

Film di Alessandro Zangirolami

Suono di Antonio Mainenti



ARTVERONA / 14-17 OTTOBRE 2016


aA29 Project Room


Padiglione 12 / Stand I14-L15



Un viaggio tra alcuni dei luoghi più affascinanti e nascosti della Sicilia orientale; un’indagine materica e fotografica; un video che ne abbraccia e interpreta il percorso.

MUTABIS – Scicli / Atto II / 2016, ideato dal duo artistico Vinci/Galesi (Sasha Vinci e Maria Grazia Galesi), a cura diEleonora Raspi, in collaborazione con il regista-fotografo Alessandro Zangirolami e il sound maker Antonio Mainenti, sarà presentato dalla galleria di arte contemporanea aA29 (Caserta-Milano-Praga) ad ARTVERONA 2016, dal 14 al 17 ottobre 2016.


MUTABIS è cambiamento, trasformazione, trasfigurazione, metamorfosi, un termine che racchiude un universo di significati simbolici. Sasha Vinci e Maria Grazia Galesi, vestiti e protetti da mantelli adornati con fiori e foglie, affrontano un viaggio, un’azione viva in cui attraversano la realtà per instaurare un contatto con la materia del mondo sensibile. Nelle parole di Eleonora Raspi, “Il fiore è elemento riparatorio nelle opere di Vinci/Galesi, simbolo di rinascita e flusso energetico; si fa carico delle mancanze dell’uomo e porta omaggio là dove c’è abbandono e negligenza morale.”


Per il secondo atto di MUTABIS, svoltosi a Scicli (RG) a marzo 2016, Vinci/Galesi hanno scelto il luogo dei ricordi e della memoria. Concepito come cammino itinerante lungo tre giorni lontano dal centro urbano e vissuto quotidianamente,MUTABIS Atto II è andato a toccare e ascoltare luoghi che hanno una grande valenza sociale per il territorio sciclitano, spazi non frequentati dal grande pubblico e resi invisibili dal tempo (sei location, una interna e cinque esterne). L'ex Mulino San Niccolò, cuore dell’impegno intellettuale, politico e sociale dei due artisti, l’ex Fornace Penna in contrada Pisciotto, la Cava di pietra adiacente all'antico Convento della Croce, la Cava di argilla di Truncafila, la pietraia in contrada Giarberi e infine un campo fiorito in contrada Cuturi.


Tutta la performance si snoda in passaggi, abbassamenti sul terreno, sguardi incrociati, e si tramuta infine in abbraccio – apice della trasformazione in unico corpo nel quale maschile/femminile e uomo/natura si confondono.

MUTABIS disegna il rapporto tra spazio e soggetto come legame carnale bidirezionale. “Performers e spettatori si trovano immersi nel luogo del “tra”, dove e-mozionarsi (muoversi fuori) e com-muoversi (viaggiare insieme), dove il viaggio, tra esterno e interno, privato e pubblico, potenzia la loro sorpresa ed emozione.”


Oltre al progetto MUTABIS, Vinci/Galesi presenteranno LA FESTA DEGLI SGUARDI, un'opera inedita ideata per la sezione King Kong di Art Verona 2016.

Una scultura monumentale adornata con intrecci di medeola e circa 30.000 fiori di crisantemo e gerbera, si staglia verso l'alto, come una solida architettura che si erge a simbolo di collettività e omaggio all'unione.

L'opera sarà realizzata da Vinci/Galesi in collaborazione con i bardatori del Gruppo Le Milizie di Scicli. Il giorno dell'inaugurazione è prevista una performance in cui gli attori protagonisti saranno gli stessi bardatori, vestiti in abiti tradizionali; la scultura infiorata e i bardatori comporranno una scena allegorica, metafora di unione fra passato e presente.


In occasione di ArtVerona 2016 sarà disponibile in anteprima una pubblicazione dedicata all’intero progetto MUTABIS, contenente il testo critico di Eleonora Raspi e le fotografie di Alessandro Zangirolami e Vinci/Galesi.



MAIN SPONSOR

Mercato del Fiore / Guarino / Scicli

Sicilia Ospitalità Diffusa



BIOGRAFIA

Il duo artistico Vinci/Galesi nasce nel 2012 dal sodalizio fra Sasha Vinci e Maria Grazia Galesi. Le loro opere sono delle visioni effimere, legate indissolubilmente alla vita del fiore e al suo veloce disfacimento. L’estetica del fiore, elemento caratterizzante della ricerca degli artisti, trae ispirazione dall'antica tradizione dell'infiorata sciclitana, tipica della festa di San Giuseppe. Il fiore trasforma, completa, nasconde, e anima. Una presenza naturale eletta a simbolo del contemporaneo, una materia vivente che racchiude un universo di significati simbolici che affondano le radici nelle culture e nelle mitologie più antiche. I fiori, e in generale il mondo vegetale, rappresentano l’immagine della vita, emblema della rinascita del ciclo stagionale, simbolo di gioia e di lutto, di amore terreno e celeste.

Facebook: Vinci / Galesi

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