Intervistare l'arte - Simone Fazio
Simone Fazio, come arriva alla pittura? Raccontaci brevemente questa storia.
Arrivo alla pittura da piccolissimo. Sfogliavo continuamente una vecchia enciclopedia dell’arte della Fabbri Editori suddivisa per correnti (l’espressionismo, il simbolismo, l’astrattismo…) e mi ci perdevo. il passo successivo è stato l’approccio al disegno. La mia prima tela l’ho dipinta a sei-sette anni con tempere ed acquerelli, un ritratto inventato.
Parlaci del tuo percorso formativo.
Ho frequentato l’Istituto d’Arte della mia città, Modena. Successivamente, per quanto riguarda gli studi universitari mi sono iscritto alla scuola di Disegno Anatomico e Chirurgico, presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Bologna. Ho preferito non fare l’Accademia perché il corpo umano e la pittura non volevo viverli in modo “accademico”. Nello stesso momento in cui sfogliato la vecchia enciclopedia dell’arte, sfogliavo anche degli atlanti anatomici che richiedevo sempre più veritieri e sempre più ricchi d’immagini. Quello che ho potuto studiare e vedere al corso di Disegno Anatomico è stato altamente istruttivo e formativo per conoscere e comprendere a fondo l’animo e il corpo umano. E’ stato a 20 anni che ho iniziato a dipingere ad Olio, dopo avere ottenuto una solida base tecnica con l’acquerello, fondamentale nell'illustrazione medico-scientifica.
Tre punti di riferimento nella storia dell’arte, tre artisti di ere diverse che hanno contaminato il tuo lavoro …
Caravaggio. Francis Bacon. Gerhard Richter.