Appunto G - Un aperitivo musicale dedicato a Giorgio Gaber
A pochi giorni dal suo anniversario di nascita (il 25 gennaio) dedichiamo una serata a Giorgio Gaber e alle sue canzoni. Partendo da "G. Vi racconto Gaber" di Sandro e Roberto Luporini (Libri Mondadori), uno storytelling curato da Maurizio Principato (Radio Popolare), accompagnato dalla musica dal vivo di Nicola Cioce e Simone Pirovano. Nell'autunno del 1958 un giovanissimo chitarrista sale sul palco di un locale del centro di Milano, il Santa Tecla. Di solito suona e basta ma la cantante del suo gruppo è ammalata, così la sostituisce e si mette a cantare. Il fumoso e chiassoso locale è affollato. Tra il pubblico c'è il 24enne Giulio Rapetti - in seguito si farà chiamare 'Mogol - che resta colpito dal talento del chitarrista/cantante. Lo avvicina e gli dice: «Mi piace ciò che fai. Domani vieni alle Edizioni Musicali Ricordi, io lavoro lì. Ti faccio un provino per un contratto. Come ti chiami?». Risposta: Giorgio Gaberscik. Ma Giorgio non va all’appuntamento. La sera successiva Rapetti torna al Santa Tecla e gli chiede spiegazioni. «Pensavo fosse uno scherzo», risponde il musicista che nelle ore successive in Ricordi ci va e, nell’arco di una settimana, vede uscire il primo 45 giri a suo nome, Ciao ti dirò. Comincia così la storia discografica di Giorgio Gaber che, in oltre 45 anni di carriera, ha suonato jazz, rock’n’roll, musica pop e perfino reggae – come raccontò Enzo Jannacci in un’intervista televisiva – molti anni prima che il reggae si diffondesse fuori dai confini jamaicani. In sintonia creativa con il geniale artista Sandro Luporini, Gaber ha raccontato con spietata onestà le luci, le ombre e le idiosincrasie di un Belpaese votato all’autodistruzione.
Colibrì
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