Claudia Di Palma nata a Maglie nel 1985, fa il suo esordio poetico con "Altissima miseria " (Musicaos Editor) dopo varie esperienze avute nel campo teatrale. Il primo verso di “Altissima miseria” - ti offro la mia bandiera bianca - sgorga leggero misurato ma colpisce subito il "senso " del non detto che ognuno di noi avverte, spesso fra le pieghe della propria vita. Una testimonianza della sua vita che diviene nostra e ci coinvolge nella vicinanza che lei con pochi tocchi ci regala, con la sua "nota" d'ouverture. Non è forse questa la magia della poesia? Avvicinarci alla vita, intendo, senza consapevolezza iniziale che rimane dentro per poi germogliare nell'immediatezza del nostro essere. "La poesia va di pari passo con la vita, non si può distinguere dalla vita, è testimonianza dell'uomo ". (Nicola Vacca) Il poeta a mio parere è tale quando pur non sottraendosi a tale testimonianza, cerca con linguaggi diversi di fermarla, la vita e nello stesso tempo di inventarsene un'altra, quasi come a regalarci una speranza anche quando lo fa con parole che a volte la negano. Le poesie della nostra giovane autrice ci riportano in modo chiaro a tale nodo, ci aprono al dialogo eterno, quel dialogo che forse eterni ci fa, o per meglio dire ci restituisce all'eternità.
di Anna Palasciano