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Musica - Giacomo Jack Anselmi

Un coacervo di innovazioni che hanno portato il genere umano a vivere in uno stato di trance il mondo odierno, tra realtà fittizie e ambigue informazioni. E’ questo ciò che racconta la voce di Giacomo (Jack) Anselmi, menestrello alla disperata ricerca dell’autenticità, attraverso il suo ricreativo stile ironico e brioso.


Mi racconto…Chi è Jack Anselmi?

Jack Anselmi è un menestrello da osteria, come usa canzonarmi qualche mio amico: musica, vino e buon cibo. Io invece mi definisco un cantautore che ama suonare, creare e scrivere musica originale. Sin da piccolo ho sempre ascoltato i cantautori nostrani, come Bennato, De Andrè, Guccini, De Gregori, Pino Daniele, Fossati e tanti altri. Ho ascoltato musica rock, su tutti Guns, Queen, Dire Straits, Rolling Stones e poi un po’ più avanti mi sono appassionato anche al Blues e ai cantautori anglo-americani. Da tutto questo è scaturito il mio modo di scrivere e di suonare la chitarra, ho prodotto nel 2010 un EP di sei pezzi, “JACK”, contenente 5 miei pezzi originali pop/rock e una cover de “L’ultima città” di Massimo Riva, ex chitarrista di Vasco che purtroppo ci ha lasciati nel 99 e al quale ho fatto importanti omaggi proprio in quel periodo. Nel 2013 invece il sodalizio con il cugino Jack Lamura dà vita alla Jack & Jack Band e all’EP “L’America in un bar”. Con questo album, che contiene 5 pezzi rock/blues scritti per metà da me e per metà dal cugino, ci siamo tolti un po’ di soddisfazioni perché l’album è stato prodotto da Ettore Diliberto (ET Team) cantante delle Custodie Cautelari ed è distribuito in Mondadori e nei migliori store digitali. Il singolo “America” è stato masterizzato nei mitici Abbey Road Studios di Londra e abbiamo portato in giro live i pezzi dell’album facendo da apertura a chitarristi italiani come Maurizio Solieri (Vasco), Ricky Portera (Dalla) e Alberto Radius (Battisti). Finita l’avventura Jack & Jack Band nel 2015 sono tornato a fare il solista e ho iniziato a registrare dei live in studio acustici. Uno di questi brani, ovvero “Bye”, passò ad “Optima Red Alert”, una trasmissione di Red Ronnie ed è stato notato e apprezzato da Paolo Belli il quale disse di volere il brano in questione. Io e Paolo ci siamo poi incontrati e abbiamo parlato di tante cose musicali…in futuro se son rose fioriranno, come dice sempre lui. Prossimamente uscirà il mio nuovo album “Via Emilia” nel quale raccoglierò tutti i pezzi composti negli anni in cui ho vissuto in Emilia.


Come nascono e si sviluppano i tuoi testi?

Fondamentalmente traggo ispirazione da ciò che accade nel mondo e nella società in generale ma anche dalle mie esperienze personali, i viaggi e le riflessioni. Però penso che un testo possa scaturire da qualsiasi cosa ti faccia scattare in testa una serie di pensieri che poi non vedi l’ora di arrivare a casa e trasferire su un foglio. Ad esempio uno dei miei testi a cui son più legato è nato da un sms di un amico.


A quale dei tuoi pezzi sei particolarmente legato e perché?

Questa domanda la sapevo, vi ho anticipato ahahah! Appunto uno dei pezzi a cui sono più legato è “Autentico”, scritto un paio di anni fa. In questo pezzo rivendico una maggiore autenticità in questo mondo in cui siamo persi dentro futili pensieri in un limbo tra fandonia e verità (come dice la canzone). E’ un’epoca in cui la tecnologia ha avuto una rapida evoluzione e ci sta aiutando in tanti campi, ma è anche l’epoca in cui l’uomo spesso utilizza male quest’arma che spesso gli si rivolta contro. Sono ottimista comunque, perché negli ultimi anni noto dei piccoli passi in positivo in questo senso.


Jack nel futuro …

Dunque nell’ immediato futuro c’è il mio nuovo album “Via Emilia” per il quale ho in mente di invitare un po’ di ospiti tra i musicisti: nei pezzi già usciti e che faranno parte dell’album, ci sono Diego Blef Dragoni, chitarrista Lodigiano degli Smokey Fingers e Rubens Menabue, pianista modenese. Nei nuovi pezzi avrò l’onore di avere un’ospitata del cugino Jack Lamura e della sua compagna violinista Anais Drago, compatibilmente con i vari impegni musicali, poi chissà… magari qualche sorpresa! Nel futuro più lontano l’unico desiderio è di portare live la mia musica in giro per il mondo e raggiungere più persone possibili con essa, di esplorare terre sconosciute, conoscere nuove persone, fare il pieno di cultura e mangiare bene. Come diceva il grande Califano, tutto il resto è noia.



di Daniela Cannarozzo






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