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| Eva JOSPIN | Lili REYNAUD-DEWAR | Alvise SINIVIA | Arte e performance musicali


ACCADEMIA DI FRANCIA A ROMA – VILLA MEDICI



I GIOVEDÌ DELLA VILLA #26


giovedì 9 marzo


ore 19, sala accanto all’Atelier del Bosco

installazione di Eva Jospin

visibile fino al 23 marzo


dalle ore 19, Sala cinema

proiezione del film Teeth Gums Machines Future Society di Lili Reynaud-Dewar

nell’ambito di Art Club - Villa Medici, a cura di Pier Paolo Pancotto


dalle ore 20.10

Tentativo di esaurire uno strumento, un interprete e uno spazio

due performance musicali di Alvise Sinivia


loggia dell’Atelier del Bosco: performance per sei pianoforti e quattro interpreti

progetto in stretta collaborazione con Mathieu Bleton


Grand Salon: performance per due telai di pianoforti, fili di nylon e un’interprete

progetto in collaborazione con Sabine Rivière


Diretta FB: https://www.facebook.com/VillaMedici.VillaMedicis

Live tweet #26giovedì


ingresso gratuito nel limite dei posti disponibili

incontri in italiano e francese con traduzione simultanea



Arte contemporanea e inedite performance musicali per l’appuntamento del 9 marzo con I Giovedì della Villa all’Accademia di Francia a Roma-Villa Medici. Si comincia alle 19 con l’installazione di Eva Jospin, artista visiva in residenza a Villa Medici. A partire dalle 19, nella Sala Cinema sarà possibile vedere il film Teeth Gums Machines Future Society dell’artista francese Lili Reynaud-Dewar, nell’ambito della rassegna Art Club a cura di Pier Paolo Pancotto. Il musicista e performer Alvise Sinivia, altro borsista di Villa Medici, sorprenderà il pubblico con le sue esplorazioni tra corpo e strumento, alle 20.10 e alle 20.30.

Al termine di ogni presentazione, la direttrice di Villa Medici Muriel Mayette-Holtz aprirà un dialogo con gli artisti protagonisti della serata per parlare del loro lavoro e della loro esperienza, e con Pier Paolo Pancotto per Art Club.


Ore 19. Installazione di Eva Jospin


Da sempre l’immaginario della foresta occupa un posto centrale nella ricerca di Eva Jospin. Le sue opere hanno origine dalla lavorazione del cartone, un materiale povero e semplice con cui l’artista crea paesaggi immensi per volume e prospettiva. Un lungo processo di ritaglio e assemblaggio le permette di cesellare insolite foreste, fitte e delicate, luoghi misteriosi e legati all’inconscio. Questi “dipinti in rilievo” disegnano infatti uno scenario onirico che dà l’illusione di avanzare nello spazio espositivo. Come i bambini si smarriscono nei racconti di Perrault o dei fratelli Grimm, così lo sguardo dello spettatore si perde in questa sovrapposizione – potenzialmente infinita – di strati scolpiti, tagliati, modellati. Tale approccio si è trasformato in un percorso, arricchendosi di una dimensione architettonica come nell’installazione Panorama, esposta nel 2016 al Museo del Louvre.

Per questa serata l’artista presenterà, nel Salon de Musique, disegni preparatori e una maquette del suo progetto Folie per i giardini di Villa Medici, e creerà un’installazione temporanea nella piccola sala accanto all’Atelier del Bosco, che reinterpreterà l'architettura del luogo.


Eva Jospin è nata nel 1975 a Parigi. Nel 2002 consegue il Diplôme National Supérieur d’expression plastique all’École des Beaux-Arts di Parigi. Partecipa a numerose mostre collettive, tra cui Inside a Palais de Tokyo, Domaine de Chaumont a Chaumont-sur-Loire, La Dernière Vague alla Friche la Belle de Mai a Marsiglia, Rehab alla Fondation EDF, Nuit Blanche a Parigi, Musée de la Chasse et de la Nature a Parigi.

È stata inoltre al centro di diverse personali, fra cui: Détails d’une forêt alla Galerie pièce Unique a Parigi, Carte blanche à Eva Jospin alla Manifattura dei Gobelins, Déjeuner sur l’herbe, Hermès, evento collaterale alla 56. Biennale di Venezia, Panorama, alla Cour Carrée del Louvre. Nel 2015 riceve il Prix de l’Académie des Beaux-Arts / Prix de gravure et sculpture Frédéric et Jean de Vernon.


Dalle ore 19. Art Club #15: Lili Reynaud Dewar


La presentazione a Villa Medici del film Teeth Gums Machines Future Society (2016) rappresenta l’esordio personale di Lili Reynaud Dewar presso una pubblica istituzione a Roma. L’opera, come in generale l’intera ricerca dell’artista, riflette sul tema della identità e degli stereotipi sociali, storici e culturali che l’articolano. Il film ha origine da una performance realizzata nel 2016 a Memphis, Tennesee, in cui l’artista, attingendo al repertorio iconografico e iconologico dei movimenti di liberazione e delle subculture del XX secolo, esplora regole e convenzioni che forgiano la personalità degli individui.


Lily Reynaud-Dewar è nata nel 1975 a La Rochelle, Francia. Fra le mostre personali ricordiamo: Museion, Bolzano (2017); Kunstverein, Hamburg (2016); New Museum, New York (2014), Kunsthalle Basel (2010). Fra le mostre collettive: It Can Howl, Atlanta Contemporary, Atlanta (2016); L’Esprit du Bauhaus, Musée des Arts Décoratifs, Parigi (2016); Biennale di Venezia (2015); Une Histoire, Centre Pompidou, Parigi (2014); All That Falls, Palais de Tokyo, Parigi (2014); Biennial de Lyon (2013).


Ore 20.10 e 20.30. Alvise Sinivia, Tentativo di esaurire uno strumento, un interprete e uno spazio


Esaurisce il possibile perché è lui stesso esausto, oppure è esausto perché ha esaurito il possibile? Si esaurisce esaurendo il possibile e inversamente.

Queste parole, tratte da L’esausto del filosofo francese Gilles Deleuze, ci introducono al lavoro di Alvise Sinivia, musicista curioso e costantemente impegnato nella ricerca. Da diversi anni sperimenta i paradossi e i limiti sonori e fisici del suo strumento, il pianoforte, rinnovando di continuo il proprio rapporto con esso. Se il pianoforte è la sua fonte di ispirazione, la danza è vissuta come una necessità. Considerando il gesto come punto di partenza della scrittura del suono, Sinivia esplora il rapporto tra il corpo e lo strumento, ponendo l’interprete in situazioni che lo costringono a rimettersi in moto.

Per questa serata, Alvise Sinivia propone due performance rappresentative dei progetti avviati durante la sua residenza a Villa Medici, interpretate da Haga Ratovo, Mathieu Bleton, Sabine Rivière, con la direzione tecnica e luci di Julien Soulatre.

Esaurimento di una musica, di un movimento, di uno strumento e di uno spazio, che offre una gamma interminabile di figure e motivi.


Alvise Sinivia è nato nel 1987. Il suo percorso di pianista e performer è scandito da molteplici interazioni con artisti di tutti i generi: danzatori, coreografi, circensi, video maker, pittori e scultori. Si forma con Alain Planès ed Emmanuel Strosser al Conservatoire national supérieur de musique et de danse di Parigi, dove fa numerosi incontri che nutrono la sua musica. Collabora regolarmente con compositori e partecipa all’Orchestre de Nouvelles Créations, Expérimentations et Improvisation Musicales. Fondatore e direttore artistico del collettivo WARN!NG, è anche promotore di diversi progetti con musicisti della sua generazione quali il Duo Widmung con l’oboista Olivier Stankiewicz e il Duo Art’ung con la sassofonista Carmen Lefrançois.


Nel mese di marzo, gli appuntamenti con i borsisti nell’ambito de I Giovedì della Villa continuano con i fotografi Simon Brodbeck e Lucie de Barbuat (16 marzo), e Lucia Piccioni, storica dell’arte (23 marzo), che renderà omaggio al grande maestro Jannis Kounellis, recentemente scomparso, che avrebbe dovuto dialogare con lei in questa occasione.



Accademia di Francia a Roma - Villa Medici

viale Trinità dei Monti, 1 - 00187 Roma

T +39 06 67611 www.villamedici.it


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