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"By any medium necessary"  Performance di artivismo antispecista di Alfredo Meschi e Marco


"By any medium necessary" Performance di artivismo antispecista di Alfredo Meschi e Marco Cioffi Roma, sabato 6 maggio, ore 10 – 20 MAAM - Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz

Dal "by any means necessary" prima di Jean Paul Sartre poi di Malcom X, al "by any medium necessary" di M.K. Asante. Il nostro artivismo antispecista è inevitabilmente nonviolento, il fine è il mezzo. Quindi non con qualsiasi mezzo necessario, ma con qualsiasi medium, quello sì. Ecco allora che poesia, recitazione e body art si fondono insieme in questa performance al servizio della Liberazione Animale. In uno degli ingressi dell’edificio museale (ex salumificio) sono ancora presenti macchinari utilizzati 50 anni fa per le varie fasi di lavorazione dei corpi dei maiali, dalla “pelanda” ai ganci per la sezionatura delle carni, dalle vasche di raccolta ai canali di scolo fino a giungere al depuratore/raccoglitore di liquami. A questi macchinari agganceremo il nostro telo bianco. Sulla parete difronte è ospitata l'opera “La Cappella Porcina” realizzata da due artisti spagnoli, Pablo Mesa Capella e Gonzalo Orquìn; l’opera copre un muro lungo 30 metri, quindici enormi maiali appesi, squartati, sanguinanti, due che spiccano il volo verso un futuro di speranza. Le voci registrate di Paola Simonetti e Anna Bisciari recitano incessantemente le poesie di Marco Cioffi, tratte dal libro “Di versi animali”, mentre incessantemente Alfredo Meschi segna sul telo bianco una moltitudine di x. Le stesse x che ha tatuate sul suo corpo: 40.000 tatuaggi, una x per ogni Animale ucciso ogni secondo nel mondo solo per soddisfare il nostro palato. Il pubblico ispirato dai versi di Marco Cioffi, dai segni, dal corpo tatuato di Alfredo Meschi, dall'evocativo spazio museale e dai troppi corpi assenti, può diventare spett-attore unendosi nello scrivere le x per alcuni minuti. La performance ha quindi una durata variabile, il tempo necessario per la scrittura di tutte le 40.000 x varierà infatti a seconda delle persone che parteciperanno alla stessa. C. M. Coetzee ha definito il mattatoio “un'impresa senza fine”, con la nostra performance cercheremo di imprimere nelle coscienze altrui, per un giorno, quest'atroce realtà dello smembramento della vita altrui, della reificazione dell'altro da sé. Cos'è l'Artivismo? L'artivismo, fusione di arte e attivismo, muove i primi passi nel contesto delle lotte per una giustizia globale che partono con le proteste di Berlino del 1988. E' solo trent'anni più tardi però, nel 2008, che questo neologismo sincratico fa il suo ingresso negli scritti accademici ufficiali con riferimento alle opere dell'artivista americano M.K. Asante, ricevendo poi nel 2011 la sua investitura pubblica ad opera della famosa Eve Ensler, l'artivista dei "Vagina Monologues". Dobbiamo però giungere a momenti ancor più recenti per parlare di artivismo antispecista. L'antispecismo, il movimento filosofico, politico e culturale che si oppone allo specismo è infatti molto giovane, seppur con potenzialità poderose. Se ormai il termine "vegan" è sulla bocca di tutte e tutti, poche persone conoscono la filosofia e la visione politica antispecista, quella che fa sì che il veganismo non venga ridotto a moda salutista passeggera e che lo inquadra invece come rivoluzionaria lotta di liberazione. In questo quadro decisamente pioneristico di artivismo antispecista si inserisce la nostra performance. MAAM - Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz, da ex salumificio a museo vivente! Il MAAM è un vero e proprio "museo vivente" dove sono state lasciate centinaia di opere da artisti di tutto il mondo, per scongiurarne la distruzione e l'allontanamento dei suoi abitanti. Il MAAM è un luogo in perenne trasformazione, "un corpo molto tatuato" - lo definisce l'antropologo Giorgio De Finis, creatore e curatore del museo. Il MAAM è oggi il terzo museo di arte contemporanea di Roma ed è parte integrante del Metropoliz, spazio occupato all'interno di un'ex salumificio della Fiorucci. Una fabbrica dismessa che si sviluppa su una vasta area nel quartiere di Tor Sapienza, dove oggi coabitano circa duecento persone provenienti da diverse regioni del mondo. Metropoliz_città meticcia vuole essere un esempio di integrazione, recupero, autogestione e sperimentazione di una nuova convivenza urbana. La sua occupazione, infatti, ha rappresentato non soltanto una soluzioni abitativa per le molte famiglie che ci vivono, ma anche l’inizio di una esperienza multiculturale inedita, che ha come ambizione quella di restituire alla città uno spazio pubblico. L’antropologo francese Marc Augé ha definito il MAAM un Super-luogo perché è una comunità attiva dove si stanno creando legami tra persone diverse, che protegge i rifugiati, i poveri, gli esclusi. Per maggiori informazioni e contatti Alfredo Meschi Sito web: http://alfredomeschi.wixsite.com/z-t-l Pagina Facebook: www.facebook.com/alfredomeschix Marco Cioffi Sito web www.marcocioffi.com Pagina Facebook: www.facebook.com/marcocioffipoesie


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