Hype
di Marco Mendeni
a cura di Matteo Bittanti
Project economART
www.amyd.it
CONCEPT
Secondo Bostrom una civiltà avanzata, che disporrebbe di grande potenza di calcolo, potrebbe aver lanciato una simulazione – la nostra realtà – per esaminare i propri antenati – noi stessi.
“Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta”.
Richard Buckminster Fuller
La mostra presenta una serie di progetti realizzati dal 2013 ad oggi che indagano ed esplorano nuove realtà e situazioni generate dall’apparato tecnologico, in particolare guarda al complesso rapporto, mutevolmente in atto, tra uomo e tecnologia.
La vita reale e quella sullo schermo si stanno fondendo, il nostro rapporto con la macchina sta poco a poco cambiando il nostro modo di pensare e relazionarci col mondo. Queste le tematiche che hanno dato vita al processo di produzione delle opere.
Opere che in modo stratificato fondono elementi e media apparentemente molto distanti tra loro come immagini create da reti neurali artificiali che incontrano la fisicità del cemento o la tradizione della pittura ad olio su tavola, suggerendoci che non è più l’uomo a rappresentare il mondo ma la macchina stessa.
E noi, stiamo a guardare.
In particolare i lavori nascono e prendono forma da media digitali come i videogame e mutano in oggetti fisici per investigare la relazione tra reale e digitale, simulazione e dissimulazione.
La poetica di Hype è quella del virtuale vs il materiale, della presenza vs l’assenza, la tradizione contrapposta all’innovazione.
Ma anche e soprattutto dell’aspettativa che si genera rispetto alla novità che preclude come in un appuntamento amoroso a una mancanza.
Credits:
a project by Marco Mendeni
Robotics / Fabrication: Gordon Marmi, WeMake Milano
Custom Software: WeMake Milano
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Marco Mendeni 2017
Hype di Anna D’Ambrosio
L’economia nell’attesa
«L’attesa del piacere è essa stessa piacere» diceva il filosofo Lessing e, più recentemente, una nota pubblicità. Lo sanno bene i videogiocatori, che a partire dai primi criptici annunci di un gioco particolarmente atteso, sono vittime di una serie di reazioni chimico/fisiche, probabilmente localizzate nel cervello ma ancora non ben studiate, che rientrano sotto il nome di hype. L’hype – da hyperbole, iperbole – è come una bestia parassitaria che ha una fame insaziabile di immagini, dichiarazioni, anteprime, rumor, trailer e date d’uscita: ognuno di questi elementi (promotori dell’impossibile). […]
LA VISIONE MULTIDISCIPLINARE
Marco Mendeni
artista il cui linguaggio multidisciplinare, esito di un approccio ibrido, libero ed estremamente personale, genera una visione in continua evoluzione. Attingendo da ambiti differenti – dalla scienza alla musica, dall’archeologia ai new media – Mendeni, infatti, nelle sue opere predispone sempre lo spettatore a riformulare i codici narrativi e conoscitivi abituali che, tra finzione e ricordo, fantasia e memoria, evocano quelle suggestioni che, tramite i suoi vari interventi, dalle video-installazioni alle performance, dalla fotografia al disegno, alla pittura, riportano l’uomo ad interessarsi di un mondo invisibile.
Opening 29/5 h. 18.30
29/05_17/06 2017
lun_ven 10.00/13.00_16.00/19.00
sab e dom su appuntamento al +39. 02.654872
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