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Musica - The Buskers


Come nascono i vostri testi?

I nostri testi nascono da un lavoro corale. Ognuno mette la sua piccola parte e partendo dalla base musicale, creiamo una struttura sulla quale andiamo poi tutti insieme a disegnare una melodia e un testo. Abbiamo questa strana pretesa di voler scrivere tutti insieme, che da una parte è una cosa che ci piace tantissimo e ci apre tantissimo la mente, dall’altro lato della medaglia a volte è una guerra che si ferma su una parola o su un verbo e ci blocca. Superati quei piccoli scogli andiamo avanti dritti verso il messaggio che ci eravamo prefissati.


Pensate di essere contro tendenza o d’avanguardia? Perché?

Diciamo che siamo talmente fuori epoca da essere magari d’avanguardia. No, scherzi a parte, abbiamo la consapevolezza di non essere in un periodo roseo per il nostro genere, però noi abbiamo l’idea e la pretesa di farlo come vogliamo noi, quindi contaminandolo e mettendoci tutto quello che ci piace senza paura di non essere “fedeli” alla vecchia scuola del punk.


Raccontateci in sintesi l’esperienza musicale del vostro gruppo …

È una storia che parte da lontano (dal 2010) quando 3 degli attuali componenti si misero a suonare cover dei Nirvana nelle stanzine dell’oratorio e che dopo un paio di cambiamenti di formazione e mille corde rotte hanno trovato la voce per dire quello che avevano da dire come vogliono loro. E come ci piace definirci,” siamo 5 supereroi mandati sulla terra per salvare il punk rock dall’estinzione”.


Partendo dal vostro ultimo lavoro dove arriverà la vostra musica?

Saperlo sarebbe bello, noi continuiamo a scrivere e a lavorare anche alla produzione di gruppi a noi vicini con la nostra etichetta (La M.U.O.R.I. dischi). Finchè avremo cose da dire e modi per farlo che ci soddisfano continueremo ovunque la musica ci porterà (minchia poesia).

di Salvatore Cammilleri

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