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IL VOLTO UNDERGROUND DI BERLINO IN MOSTRA A PALAZZO COLLICOLA


IL VOLTO UNDERGROUND DI BERLINO IN MOSTRA A PALAZZO COLLICOLA

Il foto-reportage di Andrea D’Auria nei meandri delle sottoculture della capitale tedesca: il nuovo appuntamento museale targato “Contemporary Rawland”


Spoleto, 03/04/2018. Lo scorso 16 dicembre ha segnato un importante traguardo per l’associazione culturale Do It, impegnata sin dalla sua nascita nella promozione e nelladiffusione dell’universo mediatico legato alle culture giovanili e underground. L’inaugurazione di ben due mostre (una dell’artista Giandomenico Carpentieri, e l’altra, dal titolo Yes Yes Alternative press – dal provo al punk, curata dall’associazione Viaindustriae) ha infatti dato prova di come l’estetica derivata dai club e dalla musica elettronicasia perfettamente in grado di penetrare non soltanto nei locali e nelle sale concerto, ma anche nel circuito museale.


L’inaugurazione del secondo appuntamento del ciclo di mostre Contemporary Rawland sarà celebrata il prossimo 7 aprile, sempre presso i locali inferiori di Palazzo Collicola Arti Visive, e sarà stavolta incentrato su di un memorabilia fotografico dedicato alle sottoculture che hanno popolato e tuttora costellano il mondo sotterraneo di Berlino: unagalleria visiva ricca di immagini destabilizzanti e non prive di fascino, in grado da sole di mettere in luce il potenziale ribelle e anti-normativo insito nei linguaggi visivi e stilistici dei mondi underground, sempre in bilico tra ostentata provocazione e irrisione dei più sentiti canoni sociali.


Autore di tutti gli scatti, Andrea D’Auria è un fotografo con base a Londra, impegnato nella curatela di svariati progetti artistici di fotografia contemporanea. Ha lavorato per testate del calibro di GQ, Rolling Stone, HighSnobiety, Kaltblut e Crack Magazine, ed è anche stato il fotografo ufficiale della settimana della moda alternativa di Berlino. I suoi lavori, fortemente influenzati dagli anni d’oro delle sottoculture che lo stesso D’Auria ha vissuto sulla sua pelle, si pongono sia come critica ai dettami della società moderna, sia come esplorazione disinibita dei lati più nascosti della mente umana. Recentemente ha collaborato con la Interzone Galleria di Roma e con il collettivo Luce.


Questo e molto altro è ciò che Do It intende offrire alla sua comunità cittadina. Attiva dal 2014, l’organizzazione è impegnata nella diffusione delle nuove forme culturali ed espressive degli orizzonti del digitale e del contemporaneo, così come nella creazione di nuovi spazi funzionali all’aggregazione giovanile, volti al consolidamento di un polo attrattivo vitale e foriero di nuove, impreviste prospettive.

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