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Lì e Ora - performance di Donatella Vici opere di Viola Di Massimo



Titolo: Lì e Ora - performance di Donatella Vici opere di Viola Di Massimo Quando: 12-20 maggio 2018 Orari apertura: 17.30-21.30 Sabato 12 maggio: apertura studio con performance “immobilità presente” dalle 17.30 ogni ora fino alle 20.30 Dove: Studio Arte Viola, Via Rodolfo Morandi 3 - 00139 Roma (quartiere salario) Informazioni: Sito web: www.violadimassimo.com Igresso libero


Ho scritto correttamente sì, lì ed ora perché non c'è yoga che tenga, non c'è filosofia, non c'è saggezza non c'è nulla che mi vieti di pensare che noi, qui e ora, non ci siamo davvero quasi mai. Sono fermamente convinta che l''unico momento in cui il qui e ora sia davvero una frase più che esatta sia unicamente durante il sonno. Mentre si dorme un unico pensiero diviene ampio, vasto. In quel pensiero che si allarga a macchia d'olio noi percorriamo un mondo che si crea ad ogni attimo, scaliamo montagne, qui e ora, viviamo la bellezza più estrema, qui e ora, la paura più terrificante, qui e ora e l'emozione più potente, qui e ora. Ed è proprio in quel momento eterno che il tanto pronunciato qui e ora diviene una vita vissuta attimo per attimo, intensamente, in tutte le sue possibilità.

Ma poi ci si sveglia: mentre facciamo colazione, prendiamo il tram, lavoriamo, siamo costantemente lì ed ora. Preoccupazioni, piccole felicità o dolori si uniscono ai gesti quotidiani e ci portano col pensiero ovunque mentre digitiamo una lettera al pc, realizziamo un progetto o stiamo con qualcuno. La realtà moltiplica il pensiero, il sogno ce ne fa vivere appieno e decisamente, uno solo.

Lì e ora. Qui e Ora.

Ecco questo è il titolo della mostra del 12 maggio nello Studio Arte Viola: “Lì e Ora”, perché mentre voi sarete nel mio studio ad osservare le mie opere, la performance di Donatella Vici, o ad intrattenervi con sconosciuti appena conosciuti, fare domande... sono certa che sarete anche altrove, al mare, alla serata del giorno prima, alla preoccupazione che verrà poi. Ma so anche che qualche giorno dopo, le opere, lo studio, le artiste conosciute in quell'altrove vi verranno in mente, magari mentre farete un progetto, mentre digiterete una lettere al pc o starete con qualcuno. Ecco: sappiate che io sarò ad aspettarvi, ci rincontreremo lì e ora e condivideremo il momento perché esattamente la stessa cosa, capiterà anche a me.

I vissuti ce li portiamo dietro come cose di valore da tirare fuori quando l'istinto lo decide, ed è proprio lì, o qui, la ricchezza: un attimo vissuto stando altrove, ce lo riporteremo in un altro altrove, poi un altro, e un altro ancora...

Viola D.M.


Donatella Vici www.emmebifactory.com - RAW art week - Facebook: Mesia Space arte contemporanea. Artista visivo e performer vive e lavora a Roma. Ha vissuto in Francia ed in Norvegia, svolge attività artistica dal 1984 utilizzando differenti tecniche e materiali: carta, metallo, vetro, acqua. Realizza opere, installazioni, videoinstallazioni e performance. Il concetto di “trasformazione” è un leitmotiv che ricorrerà, attraverso gli anni, nella sua ricerca artistica attraverso un indagine ed una sperimentazione dei processi di trasformazione dell’acqua: stato liquido, vapore, ghiaccio e suo dissolvimento. Si interessa alla vibrazione sonora in rapporto alle arti visive. Collabora con compositori di musica elettronica, fa parte di Mesia Space arte contemporanea e di Ignorarte.

Viola Di Massimo: www.arteviola.com Artista, vive e lavora a Roma. La sua ricerca artistica inizia nel 1996 con lo studio del nudo femminile assieme al concetto di uguaglianza proprio nella diversità nella forma e nell'identità. Dopo l'Accademia di Belle Arti di Roma partecipa a numerose collettive e personali. Dal 1998 apre il proprio studio alle visite su appuntamento dove è possibile vedere le sue opere. Dal 2011 lo studio è anche spazio aperto al pubblico per eventi organizzati dall'artista. Le luci, i pigmenti rossi, le matite su carta, i video, le sculture, le tele e i soffitti inclinati fanno sì che lo studio stesso sia opera-installazione e l'osservatore divenga inconsapevolmente protagonista dell'opera.

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