top of page

DRIFT. LOVETT/CODAGNONE



Date: 06 – 31 agosto 2018, Campagna di affissioni con billboards 6x3mt, Palermo

Artisti: Lovett/Codagnone

Cura: Antonio Leone e Salvatore Davì

Ideazione e coordinamento progettuale: Francesco Costantino e Fausto Brigantino

Organizzazione: Azoto projects & communication

Partner: ruber.contemporanea e Alessi S.p.A

Manifesta 12 Palermo – Collateral events


IL PROGETTO

DRIFT è un intervento pubblico del duo artistico italo-americano Lovett/Codagnone, a cura di Antonio Leone e Salvatore Davì. Il progetto è stato ideato e coordinato da Francesco Costantino e Fausto Brigantino, co-fondatori dello studio Azoto projects & communication, in collaborazione con ruber.contemporanea. Lo sviluppo tecnico dell’intervento è promosso da Alessi S.p.a, società di pubblicità esterna e partner del progetto. DRIFT è inserito nel programma degli eventi collaterali di Manifesta 12 Palermo.

Il progetto è fruibile dal 06 al 31 agosto 2018. L’intervento consiste nell’affissione di una serie di immagini realizzate da Lovett/Codagnone, stampate in 20 poster 6x3mt e allestite su billboards, impianti di pubblicità inseriti nello spazio urbano della città di Palermo, dal centro alla periferia. Le affissioni interagiscono con il contesto cittadino in modo casuale, seguendo la logica degli spazi dati in concessione per la pubblicità esterna.

DRIFT innesca uno slittamento dell’immagine in un campo anomalo di interazione con il pubblico, rielaborando la cartellonistica pubblicitaria attraverso un progetto che nasce dall’analisi della relazione tra domanda commerciale e domanda culturale.

Lovett/Codagnone attivano una forma di conflitto percettivo, dirottando l’immagine artistica all’interno di un supporto storicamente destinato al marketing; gli artisti mimetizzano il loro messaggio in un territorio estetico diverso da quello strettamente legato alle finalità artistiche, sollecitando un processo di riflessione e analisi critica rispetto alle diverse forme di controllo che agiscono sull’individuo e sui modelli di identità collettiva.

Si tratta di un intervento creativo messo in pratica tramite l’interazione con le strategie di mercato, grazie alla sensibilità di un’azienda di pubblicità esterna come Alessi S.p.A. che ha intuito il valore culturale del progetto, concedendo gli impianti di affissione, con l’intento di partecipare attivamente al processo di riflessione che riguarda i dispositivi di promozione che agiscono sui soggetti-consumatori.

Le immagini sono fotografie scattate dagli artisti negli ultimi anni, tra gli Stati Uniti d’America e l’Europa. L’impianto estetico degli scatti crea una voragine all’interno delle allettanti grafiche pubblicitarie; sono immagini opache, paesaggi in penombra e velati da un’atmosfera dolcemente apocalittica, che a tratti, sembrano riesumare qualche anelito di incerta e angosciante speranza. La crudezza della quotidianità sembra presentata come figlia minore della paura, mentre alcune frasi, lapidarie e inquietanti, tratte da canzoni e ricontestualizzate dalle immagini, creano nuovi significati, testando, in mezzo alla città, l’idea dello status dei social network. Si tratta di una resistenza iconica al sistema socio-economico imperante, che

giocando in modo ironico con le strategie del marketing, cattura l’individuo con il bagliore di un desiderio indotto. È proprio questa la riflessione messa in campo da Lovett/Codagnone: far convivere penombra e bagliore, con la speranza che accada qualcosa che il sistema non ha previsto.


GLI ARTISTI: LOVETT/CODAGNONE

Lovett/Codagnone (USA 1962, Italia 1967) vivono e lavorano a New York (USA). La loro produzione passa dalla fotografia alla scultura, dal video all’installazione, fino alla performance, medium che li vede protagonisti di un ironico gioco delle parti, teso a smascherare i ruoli di potere, socialmente definiti, all’interno delle relazioni interpersonali. Se nei primi lavori i due artisti rispondevano criticamente all’assimilazione della cultura gay nelle pratiche del consumismo estetico di massa (moda, musica, spettacolo) e all’inadeguatezza del linguaggio rispetto alla complessità della relazione di coppia, nei lavori più recenti riflettono sull’identità collettiva e sulle modalità di definizione e affermazione derivante dalle dinamiche di conflitto in relazione ai dispositivi di potere del sistema.

Tra i progetti più recenti: Performa 05, Biennial of Performance; Interruption of a Course of Action (MoMA/PS1); Erase, in collaborazione con Tom Cole (Participant Inc.,); Common Errors (Sara Meltzer Gallery); 100 Years (Version #2), (MoMA/PS1 2009) e 100 Years (Version #3) al Garage Center for Contemporary Culture, (Moscow); Your Hero is a Ghost, in collaborazione con l’architetto Tom Zook (Sculpture Center, New York); Trace (September Galerie, Berlin); La verità è figlia del tempo, non dell’autorità/Truth is born of the times, not of authority (Museo Marino Marini, Firenze, 2012); Convinzioni Nemiche (Cantieri Culturali alla Zisa Palermo); DEATH DISKO: last dance (Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo - Milano).

Gli artisti hanno partecipato a mostre collettive: Centre Georges Pompidou (Parigi); Cobra Museum (Amstelveen, Netherlands, 2008); the Ludwig Museum (Cologne);


ENG - PRESS RELEASE | DRIFT. LOVETT/CODAGNONE

Date: August 6 – August 31 2018, 6x3mt billboards campaign, Palermo

Artists: Lovett/Codagnone

Curators: Antonio Leone and Salvatore Davì

Concept & project co-ordination: Francesco Costantino and Fausto Brigantino

Organization: Azoto projects & communication

Partner: ruber.contemporanea and Alessi S.p.A

Manifesta 12 Palermo – Collateral events


THE PROJECT

DRIFT is a public intervention by the Italian/American artistic duo Lovett/Codagnone, curated by Antonio Leone and Salvatore Davì. The project was conceived and coordinated by Francesco Costantino and Fausto Brigantino, co-founders of the company Azoto projects & communication, in partnership with ruber.cotemporanea. The technical development of the intervention was promoted by Alessi S.p.A., an external advertising agency and partner of the project. You can find DRIFT between the Manifesta 12 Palermo Collateral events program.

The campaign will be presented on August 6 and will be on view until August 31 2018. The billboards will interact with the urban context in a random way according to the spaces allocated for advertising.

DRIFT aims to activate an anomalous interaction between the viewers and their expectations of advertising images, creating a space where the relationship between commercial demand and cultural demand is questioned. In a space intended for marketing Lovett/Codagnone use images to activate a perceptive conflict, urging a process of reflection and critical analysis toward different forms of control that operates on the individual and on collective identity models.

The advertising agency Alessi S.p.A was instrumental for the realization of this project by contributing the physical spaces for the billboards and by detecting the advertisements that most affect consumers engaging with the critical analisys of marketing strategies that the project proposes.

The images -a selection of photos taken by the artists in recent years in Europe and the U.S.- far from the slick captivating images of advertising posters are opaque. Dark landscapes were lighting reveals a romantically apocalyptic atmosphere with uncertain and distressed flashes of hope. The harshness of everyday life seems to be presented as a minor daughter of fear, while solemn and unsettling sentences, taken from songs and re-contextualized by the images, create new meanings, testing, in the midst of the city, the idea of social media status. It's an iconic resistance effort against the dominating socio-economic system that exploits and subjugates the individual using marketing strategies and the blinding light of induced desire. Lovett/Codagnone propose to let darkness and light co-exist, hoping that something the system did not predict may occur.


THE ARTISTS: LOVETT / CODAGNONE

Lovett/Codagnone (USA 1962, Italy 1967) live and work in New York and Bucks County Pensylvanya (USA). Their production ranges from photography to sculpture, from video to installation and performance. Refocusing the underlying dynamics that sexual roles can literalize the work investigated the way power comes to play within social structures like relationship, to focus on intimacy and the construction of desire. This was further articulated into questioning the varying abilities to communicate and how language confines the discourse on identity. Moving from the use of self-reflexive strategies, the work started to address issues of collective identity and the absorption of underground tactics of resistance. In recent years seeking to critique their own practice they introduced diverse formats such as the formation of a band, CANDIDATE the staging of a play and the casting of actors instead of themselves.

Among their most recent projects: Performa 05, Biennial of Performance; Interruption of a Course of Action (MoMA / PS1); Erase, in collaboration with Tom Cole (Participant Inc.,); Common Errors (Sara Meltzer

Gallery); 100 Years (Version # 2), (MoMA / PS1 2009) and 100 Years (Version # 3) at the Garage Center for Contemporary Culture, (Moscow); Your Hero is a Ghost, in collaboration with architect Tom Zook (Sculpture Center, New York); Trace (September Galerie, Berlin); La verità è figlia del tempo, non dell’autorità / Truth is born of the times, not of authority (Marino Marini Museum, Florence, 2012); Convinzioni Nemiche (Cantieri Culturali alla Zisa Palermo); DEATH DISKO: last dance (Francesco Pantaleone Contemporary Art, Palermo - Milan).

The artists took part in collective exhibitions: Centre Georges Pompidou (Paris); Cobra Museum (Amstelveen, Netherlands, 2008); the Ludwig Museum (Cologne); De Appel (Amsterdam); Neue Gesellschaft für Bildende Kunst (Berlin); Palais de Tokyo (Paris).

Tag:

Percorsi
Archivio
bottom of page