APPARIRE
Mostra personale di Luca Grechi
17 aprile – 31 maggio
Opening mercoledì 17 aprile ore 18:30
Mercoledì 17 aprile Luca Grechi torna, dopo due anni di assenza, a ridisegnare gli spazi della galleria Richter Fine Art con Apparire la sua nuova mostra personale.
In questo periodo, l’artista ha realizzato una nuova serie di opere alternando disegno, pittura e scultura.
Per realizzare questa mostra l’artista ha lavorato due anni, come lui stesso afferma: «su un segno puro, per lasciare vivo e libero ciò che "appare", che è quello che mi ha scosso e stimolato nell’ arco di questi due anni». Una serie di disegni di grande e piccolo formato, insieme a sculture in ceramica abiteranno la galleria fino al 31 maggio.
Altra novità di questa prossima mostra è il testo critico: un’intervista che alcuni degli artisti e amici che ruotano attorno alla Richter hanno realizzato per mail a Luca Grechi. Invitati dal gallerista Tommaso Richter, Diego Miguel Mirabella, Giulio Catelli, Lillo Spuma hanno fatto domande e riflessioni, analizzando il processo artistico di Grechi, insomma quello che normalmente gli artisti fanno tra loro, ma questa volta nero su bianco. La galleria, ancora una volta si pone come un laboratorio, ai cui esperimenti il pubblico è invitato a partecipare. Non si limita a documentare, ma vuole assumere un ruolo attivo nel sollecitare un dibattito critico nei campi di sua competenza, partecipandovi o addirittura orientandolo, nell’intera gamma della cultura contemporanea.
«Mi rendo conto – afferma l’artista riflettendo sui suoi ultimi lavori - che l’ idea di un tempo invisibile nei miei quadri, più mentali, di quotidiana attesa, sono correlati a tutta quell’ esperienza del disegno, più immediata apparentemente, l’ idea iniziale non conta più, c’è un seme che comanda il suo tempo. Un fiore, un cavallo, un uccello, una linea sono un pretesto per emozionarci ogni volta».
Luca Grechi, nato nel 1985 a Grosseto, vive e lavora a Roma. Dal 2004 al 2008 ha viaggiato tra l’America centrale, il sud America e la Francia. Si stabilisce poi a Roma dove nel 2010 consegue il diploma di laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti con l’artista Enzo Orti. Durante i suoi viaggi ha approfondito il suo interesse per il disegno dal vivo e il paesaggio, sviluppando una peculiare attitudine per la raccolta di oggetti e carte abbandonati e lasciati in balia degli eventi, quali elementi altamente suggestivi per la sua ricerca attuale ispirata dall’osservazione della natura, dai processi di trasformazione e di evoluzione delle cose in relazione al trascorrere del tempo.
Tra le mostre personali più recenti: C’è una volta ( Galleria Richter Fine Art, 2017, Roma), Infinito, (Galleria La Linea, 2016, Montalcino) Un sasso sul mare #2, (Sala Santa Rita, 2016, Roma) Sinkhole (Galleria Artothèque de Rome, Roma, 2013).Tra le mostre collettive più recenti: In the making ( Galleria Richter Fine Art, 2018, Roma), Sottobosco ( Muzeul National de Arta, 2018, Cluj-Napoca), It Was not me, ( Wonder-Liebert, 2018, Parigi), Forever Never Comes, ( Museo Archeologico della Maremma, 2017, Grosseto), Non amo che le rose che non colei, ( Galleria Richter Fine Art, 2016, Roma), Asyndeton, (Castello di Rivara, 2016, Rivara, To) L’Uomo, Il Suono, La Natura, ( Terravecchia, 2016, Campania ) I Materiali della pittura, (Il Frantoio, 2016, Capalbio ) Iconologia Onirica, (Galleria La Linea, 2015, Montalcino), The Grass Grows,( Basel, 2014). Nel 2016 espone al Mac di Lissone in occasione del Premio Lissone.