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Biblioteca - "Cristalli di memoria" di Antonio Ballerini


CRISTALLI DI MEMORIA di Antonio Ballerini Esistono luoghi che incantano per la loro magnificenza; luoghi in cui, in certe giornate, lo sguardo può spingersi oltre l’orizzonte e percepire l’infinito. Sono luoghi in cui l’altitudine e la bellezza pongono l’uomo vicino al Creatore, e l’uomo, creatura, non può fare a meno di guardarsi dentro, nell’anima, e scoprire che anche in lui c’è una scintilla di eternità. In questo paradiso, tra le alte vette dell’Ortles-Cevedale, Antonio Ballerini ha ambientato la sua storia… Una storia in cui l’architettura perfetta e ordinata delle cime candide contrasta con l’orrore, l’illogicità, la guerra e la morte. Ovunque, nel racconto, c’è il bianco abbagliante della neve, c’è il freddo che entra nell’anima e intorpidisce le membra ed i pensieri, c’è un’immensità sconfinata in cui si muovono piccole e nere figure, pedine di un mondo impazzito. Persone slegate dalla loro storia e dai loro affetti poiché i ricordi fanno male. E c’è il tempo… dilatato nell’attesa di nemici che sono solo un’idea, una presenza lontana che occupa poco spazio nella mente dei soldati, impegnati come sono a condurre una guerra più spietata: quella contro la Natura. La montagna non perdona, non è luogo per la vita, non accetta di essere violata. In questo bianco deserto dei Tartari, ognuno si sforza di dare un senso a frammenti di vita. Ai soldati il compito di organizzare una piccola comunità, un microcosmo lontano nel quale sentirsi ancora uomini; a loro il compito di accendere una minuscola e calda luce che dia un senso all’orrore. L’autore segue i pensieri dei suoi protagonisti; lontano nel tempo, partecipa alle vicende narrate con il cuore, intreccia se stesso e il suo sentire con i deboli echi della storia. Un racconto delicato, sottile come un caldo sospiro nell’aria gelida. di Francesca Nesteri

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