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Poesia – Gianni Montieri

Foto di Anna Toscano

Senza Titolo

Tutto quello che ti è cucito sul cuore

tutto il metallo, il ferro arrugginito

il ricamo irregolare lungo il tessuto

del muscolo, tutti i vestiti raccolti

in fondo all'armadio, i medicinali

scaduti, il cappello che hai regalato

a tuo padre, l’inutilità perpetua

di un ottavo di Coppa Italia, i quattro

quarti musicali che non hai mai capito

il tempo tolto all’amico perduto

l’amore (questa parola e non un’altra)

salvo, già salvato, ancora da salvare.

di Gianni Montieri

"Avremo cura" è l'ultimo "lavoro" di Gianni Montieri. Il futuro incarnato in un significativo noi. Discorsi, volti, situazioni in un luogo che l'autore chiama felicità. Felicità nella "impura"quotidianità che senza voli pindarici, attraverso il suo linguaggio poetico diventa "pura"... di tutti noi. Guardare le cose, gli avvenimenti della nostra fulminea ed assurda attualità, il sangue, le guerre attraverso la forza evocativa dell'accelerazione poetica, pur rimanendo ancorati agli aspetti più prosaici della vita, è il messaggio che il nostro autore vuole darci. Un messaggio che senza voler essere tale, senza ricorrere a mezzi espressivi aulici tocca l'anima con modalità diverse ma dirette ed incita il lettore ad avere cura della vita che ci attraversa in tutto ciò che ci circonda, nel suo flusso incessante … sta a noi afferrarci ed afferrare quel flusso. Il poeta moderno come affermava Eliot ... deve essere intelligente, trasmettere quindi la capacità di saper osservare le cose.


di Anna Palasciano

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