Tutto scorre
Tutto passa
ed è un gocciolare di memorie
agli angoli del tempo.
Tutto scorre
come l’alba che lava via i chiarori
fino ad infilare le dita nella luna.
E mi vedo addosso
il corrodersi degli attimi,
il transito degli anni
come eredità di un cielo
che contamina le sorti.
Sui palmi di sabbia
o dietro i passi del sole
so che s’affaccia il silenzio
della polvere,
so che il bagliore
si smorza nel ventre
della notte,
sfiorito come una lacrima
che si denuda
del suo precipitare in dissolvenza
per poi riaprirsi in feti di luce.
Tragicamente rosso di Michela Zanarella. Un’ opera in sei cantiche (Rosso donna, Rosso Shoah, Rosso mondo, Rosso natura, Rosso follia, Rosso guerra) con monologo teatrale finale. La nostra poetessa ci accompagna, prendendoci per mano, in questo viaggio da girone infernale, che mette a nudo la crisi dei valori etici e formali della nostra contemporaneità, gli aspetti più inconfessabili della natura umana. Il suo è un viaggio catartico, di liberazione direi, facendoci affacciare in questo mondo pericoloso, buio, vuole scatenare dentro di noi la voglia di sconfiggerlo, di vincerlo per sempre. I suoi versi colpiscono al cuore e ci incitano a reagire. In tale dimensione infernale, avvolta da tenebre rigide...sembra che non ci sia per l'umanità alcuno scampo, ma la nostra autrice con i suoi versi tragici colmi di passione tutta femminile, scrive per continuare a dare a se stessa e a noi una speranza. Può la poesia salvare la bellezza? Sembra questa la domanda che quest'opera ci pone, forse si, rifugiandosi in essa, alla bruttezza della vita si può resistere.
di Anna Palasciano