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Arte - Con.tatto - Dicotomia


Dicotomia. Contatto. Due entità complementari, parte di un tutto di visivamente resta ancora legato se pur concettualmente separato. Un percorso di stasi, dominato dalla forza dell’immagine di un movimento che viene bloccato. I corpi distanti appaiono tesi, legati visivamente dagli indumenti che diventano il prolungamento di questa forza. Spazio e tempo, luogo e percezioni, tutto viene amplificato oppure annullato; allo spettatore la facoltà della lettura. Tutto diventa azione, le inquadrature scandiscono lo scorrere del tempo, cadenzano questa scissione che in realtà diventa amalgama visiva con l’ambiente circostante. Un ritratto contemporaneo, di una società individualista incapace di riconoscersi parte di un tutto, ma che non recide il cordone ombelicale, anzi, vi resta aggrappata.

Impegno, desiderio di reinventarsi. Capacità di riscoprirsi. Volontà di ritornare. Un racconto interiore che fa riflettere sul disincanto della vita, delle sue “regole”.

Due corpi, due entità (duali) che vivono l’uno attraverso la presenza dell’altro in perenne clandestinità, senza pretese. Il risultato è vivere la scena in una nuova dimensione dove i corpi appaiono in attesa dell’ultima, trasformazione. Alla ricerca dell’ultimo movente.


di Roberto Sottile

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