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Intervistare l'arte - Maria Laura Perilli


Descrivi brevemente Maria Laura Perilli, persona e gallerista.

Nata a Roma il 1 maggio 1982, ho fin da piccola respirato arte a pieni polmoni. La passione familiare mi ha segnata a tal punto da portarmi diciottenne ad iscrivermi al corso di laurea in conservazione dei beni culturali, indirizzo arte contemporanea.


Maria Laura Perilli … come nasce la tua carriera di gallerista?

Le strane e a volte imprevedibili coincidenze della vita, mi hanno consentito di aprire,nel 2007 in Cortona, la mia prima sede espositiva.10 lunghi anni che, oltre ad essere stati accompagnati da studi in giurisprudenza con laurea in economia dei beni culturali, mi hanno consentito di affacciarmi ,quest'anno, al mondo dell’arte capitolina con l'apertura della seconda sede di Triphè in via Delle Fosse di Castello- zona Borgo Pio San Pietro.


Roma e Cortona, la Galleria Triphé … parlacene …

Le sedi della mia galleria sono accomunate da un unico e forse pazzo progetto artistico: dare visibilità ad un filone dell'arte contemporanea ancora poco approfondito e conosciuto; quello dell'arte figurativo concettuale.


Avendo la possibilità di scegliere … tre opere del passato che ti piacerebbe possedere …

Partendo dalla convinzione che il bello artistico ha sempre un radicamento storico, le 3 opere a cui guardo sempre con stupita ammirazione sono: Adorazione dei magi di Gentile da Fabriano, le tre età di Klimt, testa di Medusa di Caravaggio.


Qual è a tuo avviso il ruolo dell’artista contemporaneo?

In un mondo sempre più globalizzato e ipertecnologico, l'artista dovrebbe riuscire, toccando le corde più profonde delle sue sensibilità e capacità pittoriche, a trasferire sulle tele ed altri supporti, un messaggio innovativo e geniale, ma soprattutto capace di comunicare al grande pubblico profondità di sentimenti e di valori, oggi apparentemente sopiti.


Qual è a tuo avviso il ruolo del gallerista contemporaneo?

Proprio in funzione di questa lettura dell'artista contemporaneo anche il ruolo del gallerista deve necessariamente rispondere ad un nuovo posizionamento nel mercato nazionale ed internazionale. Un ruolo che, pur rispettando le regole imprescindibili della buona arte e del mercato dell'arte, sappia trovare nuove espressioni e nuove modalità per proporle.


La Galleria Triphé segue una specifica linea curatoriale, raccontaci …

Triphè si sforza di accompagnare gli artisti in un percorso che consenta loro di esprimersi al meglio usufruendo, però, di un supporto curatoriale che permetta di esaltare al massimo genialità e capacità pittoriche ed artistiche.


Se dovessi fare un bilancio di questi ultimi 10 anni di attività …

Un percorso lungo nel tempo e non certo facile, ma che mi ha arricchito di un'esperienza professionale sul campo e alla quale oggi posso attingere con il dovuto orgoglio abbinato comunque e sempre a profonda umiltà e senso critico.


Quali sono le prerogative che un artista deve avere per collaborare con la tua galleria?

Innate capacità artistiche e forte genialità accomunate, però da un profondo rispetto della specificità dei ruoli di artista e gallerista.



Ho l’impressione che tu abbia una precisa strategia per il futuro … raccontaci …

Forse …ma la mia giovane età e l'umiltà professionale che da sempre mi accompagnano, non mi permettono, oggi, di riferirla. Spero, comunque, che ciò possa avvenire presto e voi sarete tra i primi ad esserne informati.



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