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Arte - Morgana Vede - Festival dello stretto 2018


In viaggio con gli occhi di Morgana Morgana Vede – festival dello stretto è un viaggio che ha dato e continuerà a dare spazio ai visionari: fisici, biologi, scienziati, filosofi, artisti, architetti, paesaggisti, geologi, scrittori, entomologi, paleontologi e storici uniti tutti sotto lo sguardo di Morgana, partecipi tutti della stessa “reale visione”: lo stretto di Scilla e Cariddi. La manifestazione, ideata e curata dalla sottoscritta e dall'architetto Giovanna Vadalà è un coro di voci, di competenze, un coro lungimirante, capace di guardare lontano, di darsi e vincere sfide che, a queste latitudini sembrano spesso impossibili, di lavorare nel futuro e per il futuro attuando progetti forti, basati su una conoscenza vera, ma anche sul patrimonio letterario, artistico e filosofico che costituisce la nostra identità culturale e dunque nell’indispensabile saldatura tra cultura scientifica e cultura umanistica al cui centro fiorisce, come un giglio di mare, l'arte.

Nel pensare questo progetto abbiamo attinto al concetto di visione che è saper guardare lontano, ma anche vivere il presente in modo concreto. Per noi il viaggio, la scoperta, l’incontro dell’altro è conoscenza, saper vedere oltre i confini soggettivi, le visioni personali, le considerazioni individuali; la leva che ha spinto la nascita del progetto è la sinergia tra diverse realtà.

Il viaggio di Morgana, iniziato il 10 agosto scorso a Reggio Calabria, presso le suggestive sale del Miramare palazzo storico reggino ha poi preso, il 25 agosto, la via del mare salendo sulla nave ammiraglia Telepass della Caronte & Tourist per approdare a Messina, presso Palazzo Zanca il 4 settembre scorso, luogo in cui resterà fino al prossimo 14 settembre. Morgana vede si propone di trasmettere, grazie al doppio contributo di arte e scienza, un tipo di conoscenza e comprensione che torna indietro nel tempo fino a Leonardo Da Vinci, periodo in cui l'arte e la scienza camminavano di pari passo, attraverso un percorso multidisciplinare, che accosta linguaggi scientifici e opere di 30 artisti contemporanei, comprese le Accademie di belle arti di Reggio Calabria e Catanzaro. L’esposizione delle opere così come il ricco programma di talk ha offerto e continua ad offrire numerosi spunti di riflessione sugli aspetti scientifici legati al tema dello Stretto all'interno di un dialogo di matrice olistica capace di confrontarsi e dialogare con tutto il territorio nazionale.