In un momento in cui il mondo dell’arte si interroga e riflette sulla figura del Critico d’arte e curatore, che sembra ormai aver perso quella capacità di ricerca, proposta e riflessione, ma anche e soprattutto la funzione di punto di riferimento per gli artisti del nostro “Bel paese”, in Calabria, più esattamente a Rende, cittadella in provincia di Cosenza sede dell’Università, il giovane critico d’arte e curatore Roberto Sottile, trentasette anni il prossimo dicembre, a pieno titolo rappresenta con successo una nuova generazione di professionisti nel mondo della critica d’arte, capace, in undici anni di attività sul territorio calabrese ma anche con esperienze nazionali, di proporre e raccontare un fermento artistico contemporaneo che si contamina e che non ha barriere e confini territoriali.
Di origini cosentine, Roberto Sottile si forma presso l’Università della Calabria dove si laurea e specializza con lode, con due tesi di laurea, rispettivamente, in legislazione dei Beni Culturali e Storia della decorazione del libro in età moderna. In questi ultimi anni è impegnato non solo nella curatela di diverse mostre ma anche nella scrittura, sua grande passione, che già gli hanno valso l’appellativo di “critico poeta” per la sensibilità di lettura e per l’estro creativo del linguaggio nella realizzazione di testi e saggi critici.
Nel 2018 ufficializza la sua collaborazione con l’amministrazione comunale della Città di Rende con il Sindaco Marcello Manna e con l’Assessorato alla Cultura diretto da Marta Petrusewicz come Consulente per le politiche culturali e Curatore degli eventi espositivi da realizzare nei musei che rientrano nel sistema del Polo Museale della città. Presso l’Università della Calabria, nel 2017-2018-2019 all’interno del progetto “cultura e tradizione della Calabria” rivolto a figli di immigrati calabresi residenti all’estero promosso dal Dipartimento di Lingue e Scienze dell'Educazione LISE è docente di storia dell’arte.
“Non sono in grado di insegnare – dichiara – però mi piace raccontare, cogliere e restituire le sfumature di una Calabria con un passato artistico importante ma anche con un futuro contemporaneo fatto di tanti artisti Calabresi che hanno dato e danno lustro alla nostra terra. Sono questi gli obiettivi che voglio trasmettere agli studenti del mio corso”.
Importanti i progetti curatoriali che realizza con artisti contemporanei ma anchein mostre di artisti storicizzati. “ Lavorare alla mostra di Burri oppure alla mostra di un artista vivente contemporaneo, richiede lo stesso impegno, la stessa attenzione e la stessa capacità critica e di organizzazione poiché – continua Roberto Sottile – l’impegno e la professionalità deve essere sempre obiettivo costante perché le emozioni dell’arte sono universali”.
Nel maggio 2019 è co-curatore presso il Museo d’Arte Contemporanea Bilotti di Rende della mostra “100 Opere e una Grande Amicizia. Grandi Maestri del Novecento Italiano” con opere di Mario Mafai, Antonietta Raphael, Carla Accardi, Franco Angeli, Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Bruno Cassinari, Mario Ceroli, Antonio Corpora, Filippo De Pisis, Piero Dorazio, Pericle Fazzini, Tano Festa, Renato Guttuso, Giulio Turcato, Marcello Avenali, Vasco Bendini, Armando Bulzatti, Felice Carena, Andrea Caro, Katy Castellucci, Arnaldo Ciarrocchi, Nino Franchina, Virgilio Guidi, Alessandro Kokochinsky, Sergio Lombardo, Mino Maccari, Eliseo Mattiacci, Marino Mazzacurati, Giovanni Omiccioli, Alberto Parres, Fausto Pirandello, Domenico Purificato, Mario Reggiani, Cesare Tacchi, Orfeo Tamburi, Lorenzo Viani, Alberto Ziveri.
Sempre presso il Museo d’arte contemporanea Bilotti di Rende e co-curatore della mostra Abiti d'arte - Jannis Kounellis, Emilio Isgró, Gianfranco Limoni, Luca Maria Patella, Nagasawa, Piero Pizzi Cannella, Bruno Ceccobelli, Giosetta Fioroni, Luigi Ontani, e curatore della mostra-sezione permanete dedicata a Vettor Pisani “che cosa è l’immaginario?”.
Una attività quella di Roberto Sottile di critica e curatela intensa, dove la scrittura è sempre presente, da diventare in poco più di un decennio un punto di riferimento importante, nonostante la sua giovane età, della nuova critica d’arte contemporanea. “la scrittura è il confronto con gli artisti – ha più volte dichiarato – è alla base della mia ricerca e della mia formazione. Il critico d’arte e curatore non smette mai di imparare e attraverso il confronto serrato con gli artisti acquisisce ancora più elementi utili per la discussione”. Un percorso professionale quello di Roberto che lo vede impegnato in innumerevoli progetti come ad esempio il testo critico di presentazione dell'opera “La congiura dei baroni” di Nicholas Tolosa. Opera acquisita dal Museo MADRE di Napoli e attualmente esposta presso il Castello Macchiaroli, Teggiano (Sa). Presso il Museo del Presente di Rende nel 2018-19 cura la sezione di video arte sperimentale con il progetto del duo {movimentomilc} CINEMA SPERIMENTALE e le mostre di Emilio Servolino, Diego Minuti, Francesco Speciale, Massimo Melicchio, Stefania Sammarro, Zofia Lipecka, Camera 237 e la rassegna concorso Geni Comuni. Nel 2018 presso il MARCA Museo delle Arti di Catanzaro cura la mostra dell’artista fotografo Giuseppe Lo Schiavo, “Genesis”, sempre nello stesso anno a Spoleto presso ADD-art gallery cura la mostra di Samuel Di Blasi “sognando sogni. A Roma presso NVMEN concept space cura la mostra di Salvatore Cammilleri “prove tecniche di concepts” (dicembre 2017). Dal 9 luglio 2017 al febbraio 2018 è direttore e curatore del MABOS Museo d’arte del Bosco della Sila. Partecipa al progetto “Polopositivo - Immagini per la Calabria” insieme all’artista Giuseppe Lo Schiavo, costituendo un duo creativo d’arte contemporanea “POLI INVERSI” vincitori della sezione fotografica con il lavoro “PassivoAttivo” acquisito dallo Stato ed esposto presso la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone a Cosenza (Settembre 2017). Sempre nel 2017 è impegnato come curatore nella mostra di Angelo Gallo “Right is Wrong” presso il Museo della Stampa di Soncino (Cremona). A Bologna cura il progetto della grande installazione ambientale “fluid Memories” presso il Forum Vittoria nell’ottobre 2016 dell’artista Giuseppe Lo Schiavo. Sempre nel 2016 cura la mostra di Giuliano Macca”le confessioni del tempo”, presso la Tonnara di Marzamemi (Siracusa) all’interno del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera, ed è co-curatore della mostra collettiva “PIANI INCLINATI, fabbrica contemporanea” presso la Galleria Nazionale di Cosenza. Sempre nel 2016 presso il
MAAM di Roma, Museo dell’Altro e dell’Altrove, insieme a Giorgio De Finis e Marilena Morabito è co-curatore della performance “ti aspetto su altri pianeti” di Giuliano Macca. Nel suo percorso professionale vale la pena di ricordare tra i principali progetti degli inizi della sua carriera nel 2009 la presenza come assistente alla curatela della mostra “Omaggio a Umberto Boccioni”, a cura di Bruno Corà, Tonino Sicoli e Cristina Sonderegger presso la Galleria Nazionale di Cosenza e presso il MAON, Museo d’Arte dell’Otto e Novecento di Rende. Sempre nel 2009 la Segreteria organizzativa della mostra: Zang Sud Sud, Boccioni Balla Severini e il futurismo meridionale, presso il Museo del Presente di Rende. Mostra con oltre 100 opere dei principali autori della storia dell’arte come Umberto Boccioni, Antonio Marasco, Enzo Benedetto, Giacomo Balla, Gino Severini, Carlo Carrà, Enrico Prampolini. Luigi Russolo, Ardengo Soffici, Mario Sironi, Gerardo Dottori, Fortunato Depero, Benedetta Marinetti, Emilio Notte, , Bruno Munari, Ivo Pannaggi, Angelo Savelli, , Aligi Sassu e tanti altri. Nel 2012 è co-curatore della mostra Opere dal MAON artisti calabresi contemporanei con opere di Epeo, Francomà, Tarcisio Pingitore, Giuseppe Arabia, Caterina Arcuri, Giancarlo Cauteruccio, Francesco Correggia, Ugo D'Ambrosi, Luigi di Sarro, Salvatore Dominelli, Giuseppe Gallo, Francesco Guerrieri, Domenico Lo Russo, Francesco Lupinacci, Luigi Magli, Luigi Malice, Max Marra, Vincenzo Marsiglia, Paolo Pancari Doria, Rocco Pangaro, Mario Parentela, Salvatore Pepe, Pietro Perrone, Anna Romanello, Sergio Ruffolo, Emilio Servolino, Giulio Telarico, Aldo Turchiaro, Fiorenzo Zaffina. Presso il Museo del Presente di Rende nel 2012 e co-curatore della mostra Tracce del Novecento, Opere grafiche da Picasso a Paladino, con opere di Christo, Valerio Adami, Enrico Baj, Giacomo Balla, Georges Braque, Alberto Burri, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Nicola Carrino, Mario Ceroli, Jean Cocteau, Pierre Corneille, Salvador Dalì, Lucio Del Pezzo, Sonia Delaouney, Gianni Dova, Max Ernst, Leonor Fini, Lucio Fontana, Nino Franchina, Franco Gentilini, Emilio Greco, Jannis Kounellis, Sebastian Matta, Henry Moore, Ennio Morlotti, Mimmo Paladino, Pablo Picasso, Hans Richter, Mimmo Rotella, Bruno Saetti, Emilio Scanavino, Graham Sutherland, Antonio Tapies, Mario Tozzi. Sempre nel 2012 presso il MAON e curatore con Tonino Sicoli della mostra Artisti al Museo: Rotella, Boetti, Schifano, Ceroli ,Carrino, De Maria, Gallo, Pirri. Nel 2013 e co-curatore della mostra Voyage Pittoresque la Calabria nelle incisioni di Saint-Non presso il MAON di Rende. Nel 2014 e impegnato nella segreteria organizzativa e come assistente alla curatela della mostra “DAL SECONDO FUTURISMO ALL’ARTE CONCRETA E DINTORNI 1920-1970”. Partecipa come segreteria organizzativa sempre presso il MAON di Rende nel 2015 nella mostra ALBERTO BURRI E I POETI, MATERIA E SUONO DELLA PAROLA, mostra nel centenario della nascita di Burri a cura di Bruno Corà e Tonino Sicoli, sempre nello stesso anno è componente del Comitato Scientifico e co-curatore della Rassegna Fotografica “Vedere l’Altro, vedere la Shoah”con la supervisione scientifica di Paolo Coen, presso l’ Università della Calabria. Nel 2015 viene nominato direttore artistico e curatore della VIII biennale d’Arte Magna Grecia in Calabria presso il Collegio di Sant’Adriano di San Demetrio Corone. Nel marzo 2017 interrompe la collaborazione con il MAON di Rende “Sarei potuto restare, - dichiara Roberto - ma reclamo coraggio e fantasia.”
Un percorso di undici anni di attività con importanti traguardi già raggiunti e tanti altri ancora da percorrere. “non so immaginarmi dove potrò essere tra qualche anno – ha dichiarato in più occasioni- l’unica cosa che mi auguro è quella di potermi ritrovare circondato come lo è oggi da persone che apprezzano l’uomo e il professionista che sono con tanta fatica ed impegno diventato”.
Lo staff di ignorarte